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giovedì 1 giugno 2017

La novità è la sindaca-che-non-c’è

Scappano le aziende da Roma, Sky, Mediaset, Eni, forse anche Alitalia, per i disservizi. Silenzio. Muoiono donne, anche uomini, dimenticati per giorni in pronto soccorso, sempre a Roma. Silenzio. I cassonetti puzzano, già da un  mese. Cento discariche abusive sono state censite, in perimetro urbano. Parchi e giardini urbani sono giungle, non rasati, non potati. Silenzio. Niente neanche all’Olimpico, al dramma corale cittadino per il ritiro di Totti.
Non si saprebbe apprezzare la discrezione della sindaca di Roma. Raggi c’è solo nel blog di Grillo e Casaleggio - sarà un gioco enigmistico (soluzione “un miraggio”)? Dopo il no alla Olimpiade, una occasione pazzesca per la città, che avrebbe potuto e dovuto invece governare. Per il resto non c’è. Non le interessa. Non sa che dire.
Un anno che sta al Campidoglio, e l’unica sua proposta è di una teleferica urbana. Onesta bisogna dire: era la sua proposta anche in campagna elettorale e non ha tralignato. E dunque Roma l’avrà votata per attaccarsi alla teleferica – si vede che i romani non soffrono di vertigini. Ma: e per il resto?
Ci pensano gli assessori, sarà la risposta. Che però vengono dal Nord, scelti dalla Casaleggio Associati, stanno a Roma poco, e se hanno da fare con la sindaca se ne scappano: si dimettono, rinunciano. Più che organi amministrativi gli assessorati sembrano campi profughi.
Ma andrà perlomeno la sindaca Raggi in ufficio? C’è da dubitare – non timbra. Non ha visto nemmeno il ludibrio che ha autorizzato del Foro sotto le sue finestre: un’enorme impalcatura da duemila posti per tre mesi di musical “Nerone”. Roba da galera. Opera peraltro dei suoi nemici, i Democratici: dal sovrintendente che ha dato l’'autorizzazione alla Regione Lazio che l’“opera” paga coi soldi dell’addizionale Irpef. 

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