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domenica 8 luglio 2018

Ombre - 423

Sarà un Mondiale europeo. Ma tre delle quattro squadre finaliste sono euroafricane, Belgio, Francia e Inghilterra.

La multinazionale belga Bekaert chiude l’impianto di Figline Valdarno, rilevato pochi mesi fa da Pirelli col brevetto di produzione dello steel cord, il filo metallico che rinforza gli pneumatici, e insieme pretende che l’impianto non possa essere riattivato da un concorrente, per esempio l’indiana Jindal. Due prepotenze, e probabilmente due illegalità. Ma trovano dubitoso il “Corriere della sera”, in nome della libertà di mercato. La libertà inebria?

“Froome assolto, due pesi e due misure”, Nibali non ha problemi a dirlo – il caso analogo di Ulissi, gregario italiano, fu invece giudicato con severità. Ma è l’unico. La Francia è felice di avere Froome al Tour, è la vedette che si voleva  e la federazione ciclistica ha volentieri assolto Froome. Salvo magari condannarlo fra qualche anno, retrospettivamente, come l’americano Armstrong. Lo sport è moralista con frode.

Armstrong aveva vinto sette Tour de France di seguito, impresa impossibile. Ma si poteva fare per portare al Tour la pubblicità americana.
 
Tre settimane di Russia, undici fusi orari, dall’Artico al Mediterraneo, stadi tutti nuovi, funzionali e pieni, folle di ogni angolo del mondo, dal Giappone al Perù, e non un solo articolo sul Paese – nulla a che vedere con quattro anni fa, quando eravamo pieni delle “gioie” di Rio e del Brasile tutto. Va bene Putin, ma un po’ di giornalismo – di curiosità?

Il Mondiale russo, senza l’Italia, è più godibile: il tipo ammorba lo sport?
Mai viste tante partite interessanti e piacevoli come in Russia, dove pure non è si giocato eccelso.

Il Brasile doveva vincere, in Russia come negli altri Mondiali, e ne esce battuto. Questa volta ha anche giocato bene. Perché il calcio è sport di tecnica ma anche di forza, e di fortuna.

L’ex sindaco di Carrara Angelo Zubbani, sindaco a grande maggioranza per due consiliature, è sotto attacco dai media locali e sul web con ogni sorta di fandonia. Al punto da rendergli servizio: l’ultima accusa è di avere casa al Forte dei Marmi, il che gli consente, col diniego, di muovere causa per diffamazione con congruo risarcimento. Zubbani è odiato perché socialista, la campagna è di ex Pci: l’odio non muore mai.

La clausola che il presidente del Real Madrid Peresa avrebbe apposto al suo playmaker Ronaldo è dubbia ma verosimile: “Purché tu non vada in Inghilterra o in Francia, né in Spagna, puoi anche andare con 100 milioni”. Che è un terzo o un quarto del valore di mercato del sette portoghese. Purché non vada, sottinteso, al Psg, né al Chelsea o al Manchester City, i club dei ricconi senza patria, un oligarca russo e due principi arabi.

I magistrati non possono iscriversi “in modo sistematico e continuativo” ai partiti politici – Corte Costituzionale. Possono cioè iscriversi non sistematicamente, secondo opportunità, magari per una nomina o un passaggio di carriera?  Oppure non dichiaratamente: cioè occultamente. La Corte Costituzionale è la custode della Costituzione: l’onestà non ne fa parte?

Nardella fa una manifestazione di piazza contro Salvini. Che va deserta - “Corriere della sera-Firenze” e “la Repubblica-Firenze” dicono di no, ma non c’era nessuno. Allora ci ripensa e dichiara: “La ruspa non è di Salvini. Ho abbattuto 150 insediamenti abusivi”. Che per la sola Firenze – Nardella ne è il sindaco, per conto di Renzi – sembrano troppi. La voglia di strafare pure, dire una cosa e il suo contrario in poche ore – compreso il “Corriere dela sera”, che fa del Nardella-Salvini una quasi star.

Donatella Di Cesare aveva la scorta  e non si capisce perché. Forse perché ha scoperto che il suo Heidegger era un nazista. Se ne lamenta sul “Corriere della sera”: “Mi hanno tolto la scorta improvvisamente e senza motivo”. Dunque ce l’aveva.

Chi ha tolto la scorta a Donatella Di Cesare dovrebbe essere Salvini. Che però la filosofa non chiama in causa. Dice invece che gliel’ha tolta la Procura di Roma, la quale non ha nemmeno risposto a una sua richiesta di chiarimento. Ma la Procura ha buon gioco a dire che non c’entra con le scorte, e che nessuna richiesta ha ricevuto dalla professoressa.  Una scorta poco filosofica.

La Svezia è andata al Mondiale giocando all’italiana . Alla stessa maniera cioè come aveva eliminato l’Italia nelle qualificazioni. Ma senza dirlo (sbandierarlo), e anzi con ironia sottesa verso l’Italia. L’Italia, più che il bomber e il playmaker – insomma mezza squadra – ha perduto l’ironia, e anche il senso del ridicolo.

In almeno 40 istituti superiori (inglesi) è stato proibito alle ragazze di indossare le gonne. “In favore di una divisa neutrale gender free, camicia e pantaloni”, scrive Sara Gandolfi sul “Corriere della sear”. E magari è vero: il genere è proibizionista – normativo, minutamente regolatore. Castratore.

Il governo delle novità ha azzerato la parte delle donne. Ne ha diminuito il numero, e ha tolto loro la parola. Si può discutere se è un male oppure un bene. Ma il nuovo dunque non contempla le donne, non come genere separato?


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