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sabato 9 febbraio 2019

Il vuoto in politica

Non c’è niente a sinistra, che pure governava fino a un anno fa. E non c’è niente a destra, sterilizzata da Berlusconi nel quinquennio di interdizione dai pubblici uffici. Non c’è niente, a ben guardare, neppure al centro, ammesso che il governo sia al centro. La politica non ama il vuoto, si dice, non c’è il vuoto in politica, la politica riempie i vuoti. Ma la scienza politica che esclude il vuoto in politica  probabilmente è in crisi.
Non c’è destra. Non c’è sinistra. In Italia, che ha votato per cambiare le cose e non ha ottenuto nulla, come altrove. In Gran Bretagna forse peggio che in Italia, la confusione vi è completa con la Brexit.
In Italia i politici sono oggi i 5 Stelle e Salvini, non c’è altro. Che sono però i figli politici della crisi, che ormai da dodici anni non si riesce a domare. Ripiegati su un nazionalismo e un populismo improduttivi, in rapporto alla crisi, alle cose da fare: si naviga contro e pro l’euro, contro e per gli immigrati (ce n’è bisogno), e contro questo e contro quello, ora Macron ora Merkel, in una Italia che si pensa – ma non si pensa – astratta dal concerto europeo e mondiale. C’è disoccupazione ma non si investe. C’è debito, ma non si risparmia. C’è l’immondizia per le strade e non si raccoglie.  
Il vuoto c’è anche in politica.

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