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giovedì 7 febbraio 2019

Ombre - 450

L’autorità Anti Corruzione chiude di fatto, snobbata dal governo del nuovo. Lascia il giudice Cantone, uno del Pd. Ma è l’Autorità nell’insieme che non interessa – inattiva ormai da quasi un anno. Il nuovo è molto vecchio.

“Stiamo mettendo in chiaro con la Cina che, dopo anni trascorsi a prendere di mira le nostre aziende e a rubare la nostra proprietà intellettuale, il furto di posti di lavoro e di ricchezza americana è finito” - Trump al Congresso, sullo Sttao dell’Unione. La vera globalizzazione è protezionista (controllata).

“Ancora Trump al Congresso: “Abbiamo speso oltre settemila miliardi di dollari per combattere guerre in Medio Oriente. Le grandi nazioni non combattono guerre infinite”. Ci voleva un Trump per scoprirlo.

 “Le parlamentari democratiche in bianco per la difesa dei diritti delle donne”, contro Trump al Congresso, è la foto in prima di “la Repubblica”. Senza dire che in bianco erano anche le deputate repubblicane. Questo giornale è per i Dem, o è una quinta colonna?

La vera notizia del discorso di Trump al Congresso è che le deputate dem lo hanno applaudito. “La Repubblica” confina la notizia al sito. E allude: non saranno stati applausi ironici? Non ha altro da dire “di sinistra” - alla Moretti?

Una settimana il reddito di cittadinanza,video-teatralizzato. Una settimana lo stadio della Roma, video teatralizzato. Regia di Grillo e Casaleggio. Un esempio della democrazia diretta? Dell’Italia che se ne frega, per dirla col “Che” Guevara del movimento, Di Battista?

L’ultraottantenne Savona alla Consob sarebbe da barzelletta – erano le nomine tipiche di Andreotti, il recupero dei dimenticati. Sarà l’epoca del nuovo quella della terza età? Del tipo: gallina vecchia fa buon brodo.

Non si cura Virginia Raggi di buche e spazzatura per le strade, giardini e parchi abbandonati, bus e metro in fiamme o in tilt, ma lo stadio della Roma lo farà. L’opera più corrotta di questa ennesima Repubblica. Sembra incredibile ma è vero.  

E sono i grillini al di sopra di ogni sospetto? Raggi dà disposizione “ferree”, immediatamente esecutive, ai suoi uffici di fare lo stadio della Roma contro il parere del politecnico di Torino, cui lei stessa aveva chiesto un parere, e contro la più che sospetta corruzione del suo proprio mediatore d’affari Lanzalone, nel giorno in cui Lanzalone e il costruttore interessato sono rinviati a giudizio. Lanzalone sarà pure innocente ma non sembra – non si difende.


I 300 milioni che lo Stato ci deve spendere, in questo famoso stadio della Roma, per urbanizzare l’area, ponte sul Tevere compreso? Ma finalmente la Repubblica farà un ponte sul Tevere.

Però, che l’unica opera pubblica in Italia, di un partito che non vuole opere, sia uno stadio, e che questa sia un’opera che affogherà la città due giorni a settimana, anche questo sembra incredibile ma è vero.
Si dice: Raggi si assicura così i voti dei romanisti. Che però non sarebbe un segno di imbecillità politica – i romanisti hanno altri “cazzi”?

Sul Venezuela Salvini  col democratico Guaidò, Grillo col dittatore Maduro. Grillo non è difficile leggerlo – è simpatico, è un comico, è uno scassa, dichiarato – ma non si vuole. Bisogna alimentare lo spettacolo. Poi dice che il declino è del’Italia, e non dei media.

Folla di cristiani – lavoratori immigrati, dal Libano all’India, quelli che lavorano nella penisola arabica, i beduini sono tutti signori - per la messa del papa a Abu Dhabi. All’aperto perché non ci sono chiese, non ci possono essere. Cioè ce ne sono, ma piccole, stanze per lo più, e non possono esporre la croce, edifici anonimi.

Gli islamici convertiti scrivono al papa, che però non risponde – scrive Filippo Di Giacomo sul “Venerdì di Repubblica”. Sono gli unici ai quali non risponde, il papa è altrimenti cordiale. E non vuole altri islamici convertiti. Per timore di rappresaglie nei paesi islamici. Che però sono la meta preferenziale dei suoi viaggi.

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