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domenica 28 febbraio 2021

Giù le mani dagli untori

Il “Corriere della sera” fotografa in prima pagina “la discoteca e la rissa alla Darsena di Milano” – “un formicaio” (“in città, poi, troppi i locali aperti dopo le 18 e tanti giovani senza mascherina ai tavoli”). La rissa dopo un rave party.
Sabato sera di festa a Milano due giorni dopo la folla dei tifosi a Bergamo assembrati davanti allo stadio per Atalanta-Real Madrid. Memori della folla tumultuante una settimana fa davanti a San Siro per il derby Milan-Inter - niente del genere a Roma, una città dove il tifo è tutto, per Roma-Lazio. Non contenti dei tanti morti seguiti un anno fa all’affollata Atalanta-Valencia.
Questo dopo che è ormai noto a tutti, e comunque sentimento comune, che la seconda ondata del covid-19, così massiccia in Italia, è dovuta ai lombardi in dissennata vacanza in Sardegna, alle Eolie e in Salento. Ma come non detto.
Ieri sera, in contemporanea con la rissa alla Darsena di Milano, a “Otto e mezzo”, su la 7 di Urbano Cairo,  Luca Telese e Lilli Gruber avevano proposto il tema “La colpa è della Lombardia?”, o qualcosa di simile. Ma per dire il contrario. Il panel  era composto dal professor Galli, che da sinistra difende la Lega, dal leghista del “Giornale” Stefano Zurlo, e da Antonella Boralevi, che non vuol sentir parlare di Milano. Tutt’e tre concordi che la colpa è dell’Europa, e di Roma, che non fanno arrivare i vaccini. Concordi anche nel togliere la parola a Telese, che ha il ruolo dell’accusatore. Come da copione?  Gruber sembra divertirsi. Cairo, siamo scemi?
Naturalmente, dire che la colpa è di è sbagliato. Ma ci sono dei mezzi e dei metodi per confrontare la peste, e non si vede perché la Lombardia se ne debba esentare, da un anno ormai.  

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