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mercoledì 29 settembre 2021

Ecobusiness

La Ue pesa per l’8 per cento sulle emissioni mondiali di gas serra. Se si realizzasse il Piano di ridurle o catturarle, del 55 per cento nel 2030 rispetto al 1990, le emissioni globali si ridurrebbero dell’1 per cento – non tutto, naturalmente, nell’aria che l’Europa respira.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie) calcola che, con le politiche in corso, in tutt’e cinque i continenti (l’aria circola), nel 2030 si produrranno le stesse quantità di CO2 del 2019. Si investe, enormemente, per restare fermi.
La transizione energetica, nei prossimi trenta anni, richiederà uno sviluppo enorme dell’elettrificazione.  
Nello scenario Aie, per arrivare all’emissione “Net Zero” di gas serra nel 2050 bisognerà più che raddoppiare gli investimenti in campo energetico, dai 2.000 miliardi di dollari l’anno degli ultimi cinque anni, 2016-2020, a 5.000 miliardi entro il 2030, e successivamente di 4,5 miliardi l’anno fino al 2050. Il settore energia, che è poi tutto elettricità, che ora assorbe il 2,5 per cento del pil mondiale, passerebbe al 4,5 per cento nel 2030, per ridiscendere al 2,5 per cento nel 2050.

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