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sabato 26 agosto 2023

L’informazione economica pronta

Non c’è più informazione economica: investigativa, o comunque informata, di giornalisti che sanno di che si tratta. Si fa informazione rituale, ripetitiva, per frasi fatte: la manovra, il bilancio, ora il Pnrr – o Bruxelles che minaccia l’Italia. E si scrive quello che gli addetti stampa dicono .Beyoncé ha fatto l’1 per cento del pil in Svezia, con tanto di panini venduti, notti in tende, notti all’Ymca, viaggi in treno? Bello, amche Max Gazzé, nel suo piccolo, al Sud. I vari specialisti di relazioni pubbliche, all’immagine, alla promozione, alla pubblicità, eccetera, non devono più faticare, nemmeno spremersi troppo le meningi per “vendere” il loro prodotto, artista, evento, azienda.  
L’informazione è finalmente “fatta”, cioè arriva già confezionata. Gratis, si suppone – un tempo gli uffici stampa facevano grossi regali, la Fiat mandava anche un’auto sotto casa. Anche se non ci sono più uffici stampa, costano troppo - e poi gli addetti volevano il contratto giornalistico: ci sono consulenti all’immagine, al brand, alla promozione, etc.Tutto si fa per crescere – per gli affari.

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