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mercoledì 31 ottobre 2007

Il telefono tra Prodi e Bazoli

Telco non è un soluzione per Telecom, non nell’attuale diarchia Mediobanca-Intesa. Si spiega così l’inerzia con cui la nuova proprietà affronta la gestione del gruppo telefonico, che pure ha un bilancio a rischio e necessiterebbe cure rapide: i due soci concorrenti si applicano soprattutto a impedire che l’altro si avvantaggi. Telco è una soluzione improvvisata, giusto per impedire a Tronchetti Provera di vendere Telecom a Telefonica, e per estrometterlo. È una soluzione politica. L’iter avviato da Prodi col siluramento di Tronchetti Provera prevede che i telefoni ritornino, come l’energia, sotto il controllo degli apparati ex Dc. Mediobanca s’è intrufolata, e la sua presenza è accettata in quanto transitoria. Nessun problema politico invece col terzo socio italiano. Sintonia-Benetton.
Bazoli applica a Telecom il metodo dell’acquisizione progressiva, senza strappi, basato sulla desistenza dell’avversario per stanchezza, collaudato con tanto successo in banca, in Banca d’Italia, in Rcs. Lo scontro è tra Mediobanca e Intesa. Telefònica, declassata a partner tecnico, senza titolo alla gestione del gruppo finanziario di cui ha pagato il 42 per cento, circa due miliardi, e senza diritto a crescere fino al controllo, è la prima vittima della riconquista.

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