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giovedì 4 ottobre 2012

Dio viene col vuoto e la sofferenza

È un libro di Martin Steffens in realtà, agregé de philosophie come Simone Weil, insegnante, su 15 proposizioni di Simone Weil, estratte dalle opere più note. Soprattutto dalla riserva interminabile di filosofia del divino, la più insistente forse dopo sant’Agostino, che sono i “Quaderni”. Un percorso parenetico e pio, di induzione alla preghiera. Quindici prediche. Ma in forma di meditazione, piane, molto zen. Steffens ricorda di S. Weil che lesse molto, traducendo dal sanscrito, la “Baghavad-Gita”, ma “fare il vuoto in sé” come via a Dio è il tema costante della sua riflessione: “La religione in quanto fonte di consolazione è un ostacolo alla vera fede. In questo senso, l’ateismo è una vera purificazione”. Lo è per chi ha la tendenza a fare di Dio un idolo, si prega per lasciare spazio a Dio creando il vuoto.
Avulsi, i passi sono di forte impatto. Orientati, anzi apodittici e in certo modo ultimativi, come si vuole il pensiero di S.Weil: semplice e inoppugnabile. “Nessun essere umano sfugge alla necessità di concepire al di fuori di sé un bene verso il quale volgere il pensiero in un movimento di desiderio, di supplica, e di speranza”, e qui entra in ballo Dio. Come è pure vero che “il regno della forza” è ovunque, non solo tra ricchi e poveri. Senza omettere la sofferenza, che è la vera esperienza di Simone Weil: “La sofferenza rende Dio assente, più assente che un defunto, più assente della luce in una cella d’isolamento”. Ma è in questo vuoto che Dio può manifestarsi, Dio si è ritirato in segno di amore. Molto Simone Weil, mistica ragionativa, ripete Platone, che dice “un autentico mistico, e anche il padre della mistica occidentale”: senza un ideale di giustizia, non si soffrirebbe l’ingiustizia.
Curiosa rigenerazione di un genere perento, questa di Steffens, il sermone. Con prediche non inutili: fanno rivivere Dio e il cristianesimo (creazione, incarnazione, passione, eucaristia) attraverso la sofferenza e l’abbandono. Giovandosi dell’“ermeneutica dell’ermeneutica” in cui Simone Weil eccelle – l’ermeneutica è sempre esercizio allo specchio, ma in S.Weil con lampi illuminanti.
Simone Weil, a cura di Martin Steffens, 15 Meditazioni, Gribaudi, pp. 104 €7,50

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