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lunedì 1 ottobre 2012

Il calcio è imprevedibile, poco serio

Molti gol – il calcio è imprevedibile - e molte calciopoli in agguato, in un sola giornata. Fortuna che non dobbiamo preoccuparcene, il calcio non è una cosa seria. Alcune chicche.
Basta una sconfitta e Zeman diventa “il boemo” per la coscienza di Roma, “Il Messaggero”, in un col “Corriere dello Sport” e il “Corriere della sera-Roma”. Come allo stadio Juventus. Una settimana prima era un idolo, l’uomo che avrebbe sderenato la Juventus.
Ma il peggio è il non detto: l’oscuro Baldini e l’oscura proprietà della Roma – dietro i “portatori” americani. I quali più che sulla squadra lavorano sul titolo.
Tagliavento che sbaglia sempre a favore del Napoli, in Sampdoria-Napoli, che storia è questa? Non era l’arbitro della Juventus? O è deciso che Napoli e Juventus debbano farsi la gara? Sarebbe importante saperlo, per le scommesse.
La Samp viene decimata dalle ammonizioni in vista della partita col Napoli. Che poi l’arbitro Tagliavento decide ad arbitrio, palese, senza possibilità di errore. Era questa l’essenza del “moggismo”, secondo i pubblici accusatori Auricchio e Narducci al famoso processo napoletano.
Ce ne sarebbe più che abbastanza per una napoletanopoli. Sempre con lo stesso giudice: il giudice Narducci dovrebbe avere tempo libero per occuparsene, ora che ha solo l’antimafia, non fa più l’assessore per il giudice De Magistris. Ma non si farà, la giustizia si differenzia dal calcio, è più prevedibile.

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