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giovedì 6 marzo 2014

Un’Antimafia per l’Antimafia

Implacabile con Gentile, Rosy Bindi s’è scordata degli altri quattro vice-ministri che hanno grane giudiziarie, Del Basso de Caro, De Filippo, Bubbico e Francesca Barracciu. Si può supporre perché Gentile è alfaniano e i quattro sono del suo partito. Ma contro Gentile Rosy Bindi s’è pronunciata in quanto presidente dell’Antimafia.
Ora, Gentile non è sospettato di mafia – né qui è indagato, è solo vittima di un’industria dei media assistita. Mentre i quattro del Pd sono indagati, per abuso d’ufficio, concussione, appropriazione (le varie “rimborsopoli”). Gentile rientra nelle competenze della Bindi perché calabrese? È possibile. Per una superficiale come Rosy Bindi è anzi probabile che calabrese sia sinonimo di mafioso. Ma c’è un problema.
Il problema è che la presidente dell’Antimafia si è fatta eleggere in Calabria. Perché “lì ci sono i voti sicuri”, assicurò a chi le contestava la scelta. Mentre confessava di non sapere nulla della Calabria. Più sicuri in Calabria della Toscana, dove il partito di Rosy Bindi stravince sempre?
Una commissione Antimafia ci vorrebbe sulla commissione Antimafia.

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