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lunedì 10 novembre 2014

Ma chi sono i russi?

“Ai russi piacciono le donne grasse”. L’informazione è d’uso nel mercato dell’arte russa, in particolare del pittore Kustodiev, e anche nella storia russa, della cultura. Kustodiev vi si rassegnava volendo. rappresentare la Russia secondo il punto di vista dei russi, lui ponendosi russo-non-russo. Una distanziazione che c’era prima della rivoluzione, quando i russi-europei parlavano francese, ed è rimasta dopo. C’è in Blok, “Il popolo e l’intelligencija”. Colombo la ritraccia analizzando il rapporto Kustodiev,Zamjatin, Leskov. E permane evidentemente dopo la caduta del bolscevismo, la svalofilia di sicuri europei, da Solženicyn a Dugin, non essendo riuscita a farsi accettare.
La “Russia” è il popolo. Nel grande romanzo russo i servi e la campagna. Poi le “masse” bolsceviche, per un fatto di lingua più che di usi e credenze. Oggi gli elettori di Putin, la chiesa ortodossa, gli alcolisti, etc. L’intelligencija, che comprende chi ha studiato, e\o viaggia, e\o parla le lingue, se ne chiama fuori. “Ai russi, sembra dire Kustodiev, le donne piacciono grasse. I russi sono l’altro popolo, distinto dai russo-europei”, Colombo conclude con superbo under statement.
Kustodiev, che negli autoritratti si direbbe il prototipo del russo delle steppe (quindi di una terza Russia?), “sembra dirlo” con una punta ironica. Ma non propriamente, ha premesso Colombo: “L’artista non si identifica con il loro punto di vista”, dei russi-russi, “né lo satireggia apertamente. Ne è senza dubbio affascinato, e molto probabilmente spaventato”. Pper il processo d’immedesimazione-distanziazione che va sotto il nome di skaz, di discorso diretto-indiretto che Gogol’ esemplifica nel “Cappotto” e che si vuole “tipico” della narratività russa. Che contagia anche l’intelligencija quando, direbbe Moravia, “va verso il popolo”.
La paura che l’Occidente agita dei russi è quella della loro intelligencija? Una sorta di odio-di-sé.  
Duccio Colombo, Ma chi sono i russi?, pp. 213-228 ill. - in Cristiano Diddi-Daniela Rizzi (a cura di), “Europa Orientalis”, speciale “Paralleli: studi di letteratura e cultura russa per Antonella D’Amelia”, pp. 576 s.i.p.

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