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mercoledì 23 ottobre 2019

Blues beat

Un centone dell’incontenibile, inesauribile, vena poetica dell’autore di “Sulla strada” – romanzo che anch’esso si può leggere, in originale, in prosa ritmata. Tutto in traduzione, senza gli originali, a opera di Bocchiola, Guerneri, Rota Sperti. Riunendo le raccolte singole che sono state via via composte postume, e tradotte, “Vecchio Angelo Mezzanotte”, “Il libro degli schizzi”, “Libro de blues”, “Libro degli haiku”. “La scrittura dell’eternità dorata” e il “Mexico city Blues”, più altri componimenti ancora sparsi e tradotti per la prima volta.
Un laboratorio più che un’opera poetica. Per chi ama lo scrittore e ne vuole approfondire anche il modo di lavorare: per accenni, echi, appunti, di impressioni, idee, propositi, illuminazioni, annotate come vengono negli innumerevoli taccuini che ha compilato, ne aveva sempre uno pronto in tasca. Parole libere per lo più, immediate, non lavorate, né organizzate.
Il ricco glossario è così forse la parte migliore, che tematizza e contestualizza i richiami personali e culturali. Soprattutto gli orientalismi, la cui immissione nel contesto americano e occidentale si fa ascendere alla cultura Beat e a Kerouac in particolare – con Allen Ginsberg, peraltro suo debitore e estimatore.
Jack Kerouac,I Blues di Jack Kerouac, Oscar, pp. 788 € 26

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