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giovedì 24 ottobre 2019

Roma infetta


Gianni Lemmetti, l’assessore al Bilancio che Grillo ha scovato a Livorno per salvare la sindaca
Raggi dalla galera, disciplinato dopo tanti abbandoni improvvisi, va a casa a Camajore nel week-end, al costo di 112 euro. Niente, per 800 km., di cui 303 in autostrada. Ma è quanto basta ai giornali romani per montare una canea. Paginate montano da settimane ormai, tutti i tribunali d’Italia sono sollecitati, Corte dei Conti, Tar, Procure, sempre meglio che lavorare, con dichiarazioni, distinguom, sì però, tuttavia. Per chi? Per cosa? Per gusto del niente, o per non dire altro?
Sono curiosi, questi scandali non scandali. Buzzi capomafia. Il sindaco Marino cacciato dal notaio perché una Panda rossa dela sua famiglia una notte era parcheggiata in divieto di sosta. Quante paginate su questo, per quanti giorni, settimane e mesi. Una città si direbbe miserabile – non si può non pensare che non sia i suoi giornali.
Naturalmente Roma non lo è. Ma la sua carne è infetta.
Il primo ricordo di Roma è che la moglie del presidente della Repubblica, donna Carla Gronchi, siccome era (stata) una bella donna, se la faceva con questo e con quello. Mentre Roma è citta dove si scopa poco e niente.

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