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lunedì 27 gennaio 2020

Il Pci che si voleva liberale - Calvino iironico e tragico

Quei comunisti che si volevano liberali – Calvino si diverte
Opera di lunga lena – Calvino ci lavorò dal 1953, anno a cui si riferisce lo scrutinio elettorale al Cottolengo, l’istituto che ospita i disabili a Torino – al 1963. Non a motivo della complessità o intreccio, che non ci sono, ma delle perplessità dello scrittore.Passato dalla militanza senza riserve nel partito Comunista a una quasi abiura, a una riflessione-indisposizione verso l’ideologia. Irridente, per questo, a tratti. “Vorrà dire che il comunismo ridarà le gambe agli storpi, la vista ai ciechi?”, è la riflessione irritata di Amerigo Ormea, scrutatore al seggio elettorale dell’istituto.
Resta il racconto del Cottolengo. Le figure dei disabili lì ricoverati, fisici e psichici, delle suore che li accudiscono, del prete. Lo scrutatore invece si perde. La conclusione cala Calvino, come notava Piovene nella quarta di copertina della prima edizione Einaudi, 1963, in “una sua personale, psicologica incertezza critica”: lo “scrittore dell’oggettività” diventa “lo scrittore dell’oggettività di quella incertezza”.
Nella sua propria presentazione, omessa da Einaudi e ora recuperata nell’edizione Oscar, Calvino spiega il racconto in termini a noi contemporanei, “temi” del racconto dicendo “quello della infelicità di natura, del dolore, la responsabilità della procreazione”. Ma confluendo nell’esegesi di Piovene: il racconto, “soprattutto, è una meditazione su se stesso del protagonista (un intellettuale comunista), una specie di «Pilgrim’s Progress» dì uno storicista che vede a un tratto il mondo trasformato in un immense «Cottolengo»”.
L’irruzione del male – del reale – nel giardinetto appartato dell’intellettuale. Per quanto materialista, comunista, critico - cioè avvertito. Calvino, spiega nella nuova introduzione, fu al Cottolengo per pochi minuti nel 1953, non come scrutatore ma come candidato del Pci, che interveniva nei colelgi dove veniva chiamato per delucidare qualche problema pratico agli scrutatori. Cominciò a scrivere il racconto trascrivendo, spiega, le battute intercorse fra gli scrutatori del Pci e quelli della Dc, ma poi non seppe quadrare il racconto. Risolse l’impasse facendosi nominare scrutatore alle amministrative del 1961, proprio al Cottolengo. Dove passò due giorni. Che lo segnarono ancora peggio: “Il risultato fu che restai completamente impedito dallo scrivere per molti mesi”.
L’esito – inavvertito? - è la malinconia di un individuo pensante in un partito “totalitario”, in una “chiesa” (“il partito la pensa così, il partito ha altre idee”) che non è “religione” ma è “politica”, quindi una camicia di forza ancora più stretta. In un’area in cui il Parito non può arrivare, e forse non concepisce, degli storpi, gli inetti, gli invalidi. Necessariamente dubbioso, quindi, sul “tesoro dell’utopia sepolto sotto le fondamenta dela dottrina «scientifica»”. Tanto più per essere, essere stato, animato da certezze. Del tipo: “Agiva in lui – più che uno spirito di tolleranza e adesione verso il prossimo – il bisogno di sentirsi superiore, capace di pensare tutto il pensabile, anche i pensieri degli avversari, capace di comporre la sintesi, di scrivere dovunque i disegni della Storia, come dovrebbe essere prerogativa del vero spirito liberale. In quegli anni in Italia il partito comunista s’era assunto tra i molti altri compiti, anche quello dì un ideale, mai esistito, partito liberale”.
Una critica perfino oltraggiosa, alla fine, beffarda, dell’essere o essere stato comunista – comunista del Pci. Il ritardo forse, la difficoltà del racconto, pertanto semplice oltre che breve, stava nell’incertezza, “lo dico o non lo dico”. Comune agli intellettuali comunisti, necessariamente delusi – molti aspetteranno il 1989 per dire che dal 1956 non credevano più, e perfino per sostenere di non avere mai creduto.
Con la cronologia dettagliata di Calvino messa a punto da Barenghi e Falcetto per i “Romanzi e racconti” dei Meridiani.  
Italo Calvino, Una giornata da scrutatore, Oscar, pp. 140 € 12

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