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sabato 1 febbraio 2020

Cronache dell’altro mondo – alluvionali (53)

“L’America, la prima  democrazia, il primo Paese inventato al mondo, si è costruito su due crimini, ancora oggi sotterrati: la schiavitù e lo sterminio dei nativi” – Paul Auster, La Lettura”, 2 febbraio. Eco, deluso dal giornalismo nel suo ultimo romanzo-pamphlet  “Numero zero”, ne spiega in sintesi la cosa a Scalfari in una video intervista, stampata su “la Repubblica” del 23 dicembre 2014: “Un tempo, se un presidente non piaceva – fosse Lincoln o Kennedy – succedeva che gli sparavano. Già con Nixon e poi con Clinton si è visto che si può distruggere un presidente tirando fuori le intercettazioni oppure  parlando di cosa ha fatto la sera, con chi è andato a letto. Tutta la nostra politica è ormai su questo piano. Il comandamento è: bisogna distruggere, delegittimare, sputtanare”.
Kenneth Starr, uno degli avvocati di Trump nella causa per impeachment, è “un clown” (“The Nation”) per gli oppositori. Era un acclamato procuratore speciale venti anni fa nel procedimento di impeachment contro Clinton, osannato dal “Washington Post” e dal “New York Times”. Purché sia bordello.
L’ossessione del bagno è uno dei focus dei social, in siti molto frequentati come Quora e Reddit. Negli ultimi cinquant’anni, calcola “The Atlantic”, il numero dei bagni per cittadino americano è raddoppiato, da due persone per bagno a una per bagno. E crescono in ampiezza e arredamento. Quello che era un disimpegno, e comunque l’ambiente più piccolo della casa, si ingigantisce e si abbellisce. Non proprio a imitazione dei bagni pubblici dell’antica Roma, ma sì nell’idea: un luogo dove passare il tempo.
I bagni si moltiplicano anche in ragione dell’ansia. Ora da disastro ambientale. Per prevenire o alleviare la quale si consuma molta acqua. Se necessario, con due e tre docce al giorno.

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