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giovedì 20 febbraio 2020

Ombre - 501

La ministra dell’Interno di Boris Johnson odia - lo dice ridendo in tv - gli europei, gli irlandesi e gli scozzesi. È indiana, figlia di immigrati.

La ministra Pratel è figlia di indiani dell’Uganda. Degli indentured servants, come gli inglesi chiavano gli schiavi dopo l’abolizione della schiavitù, che a fine Ottocento furono deportati nell’Africa di Sud-Est, per lavorare alle ferrovie. Oppure di “baniani”, i mercanti dell’oceano Indiano prima della colonizzazione, che l’Africa delle indipendenze si applicò  a espellere. Non un grande pedigree: si dice l’Inghilterra tornata imperiale, ma con le cioce?

“Le aziende green crescono di più”. Innaffiate coi soldi pubblici. Specie le colture “bio” – molto salutari per proprietari e produttori.

“La prima pietra della metropolitana di Riad, la capitale dell’Arabia Saudita, è stata posta nel 2013. Sei le linee realizzate, per un totale di 179 km., aperte nel 2019”. Da raccontare a Roma – a Riad cinquant’anni fa c’erano solo alcune, poche, lampadine, penzolanti. Poi dice che l’Italia è ancora una potenza economica.

“In migliaia in piazza a Roma contro i vitalizi”. Mille, centomila? Nessuno che lo dica. Nessuno, probabilmente, che ci sia andato, a vedere il bagno di folla dei dimaisti.
Un paio di migliaia – tutti gli attivisti 5 Stelle di Roma, comandati (quelli che sono per Di Maio).

Si mobilitano anche i parlamentari 5 Stelle di Di Maio per la manifestazione contro i vitalizi. Con auto blu e scorta. Abbondante, essendo tutti ministri, vice-ministri, presidenti parlamentari o di commissioni parlamentari.

È anche vero che i 5 Stelle non possono farne a meno, di auto blu e di scorta, abbondante, almeno due macchine, essendo tutti ministri, vice-ministri, e presidenti di qualcosa (Parlamento, commissione, sub-commisisone, municipio). L’antivitalizio assicura carriera rapida.

Emozione per i 5 Stelle in piazza a Roma. Tg tentati quasi dalla diretta, orfani delle manifestazioni oceaniche, e comunque morsi dalla tarantola. In piazza Santi Apostoli, che pur sgombera dalle macchine (la piazza è un parcheggio), resta piccola. Ma rettangolare, lunga, dà facile in immagine idea di grandi folle - basta non inquadrare i lati.
Santi Apostoli veniva usata dai sindacati, per ultima la Cgil una decina d’anni fa, per motivi di sicurezza, si diceva. In realtà per mascherare che c’erano solo i funzionari e i galoppini.

L’assassinio di un carabiniere sette mesi fa a Roma da parte di due americani - con undici coltellate, non un caso – viene addossato ai carabinieri stessi dai cronisti giudiziari di “la Repubblica” e il “Corriere della sera”. Potenza degli avvocati difensori nominati dagli assassini, Francesco Petrelli e Fabio Alonzi. Che non hanno grande fama a Roma, ma sono in grado di fornire dei video e questo basta.
I cronisti giudiziari non hanno coscienza, per definizione. Ma un’etica – un minimo di etica – dei giornali?

Specialmente odiosa la presentazione che ne fa il “Corriere della sera” venerdì. Il,complice dell’assassino bendato in caserma diventa un martire, e la richiesta di parlare, di dire almeno il suo nome, una tortura: “È inimmaginabile che in un paese civile si possa assistere ad un simile trattamento di una persona privata della libertà personale”, afferma l’alta autorità morale di Fiorenza Sarzanini.  Leggere per credere:

Berlusconi si rifà protagonista proponendo un governo di volenterosi  con la sponda di Mattarella – per riproporre fra un anno al Quirinale lo stesso Mattarella. Che si dimise da ministro nel 1990 contro la legge Mammì, che legalizzava le tv – si dimise per provocare la crisi del governo, lui con altri cinque, ma Andreotti fece finta di nulla.

“Trovaroma”, il settimanale di svaghi di “la Repubblica”, offre nella rubrica “Tavola”, forse per san Valentino, una scelta di ristoranti che parte da 250 euro, a persona. Con una decina a 150, un’altra decina a 100, e un’altra decina a 80. Rincuorante: Roma è una città ricca e non lo sapevamo. O le tavole ricche hanno sostituito le principesse?

Anche vedere ricca “la Repubblica”, che è “una comunità”, dice Scalfari, impegnata e benpensante,  è rincuorante: l’impegno fa crescere, anche il portafoglio?

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