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martedì 28 luglio 2020

Appalti, fisco, abusi (180)

Aderiscono quasi i tre quarti degli azionisti Ubi all’ops Intesa. Come si sapeva almeno da un paio di settimane, e questo sito aveva tempestivamente segnalato – l’orientamento delle Fondazioni, la necessità di fare cassa. Ma non si diceva. Solo per la suspense?
 
Spid obbligatoria per tutti, anche solo per accedere all’Inps. Pec obbligatoria per i professionisti. Lo richiede l’Autorità per la digitalizzazione, ed è legge. Per ammodernare il paese. Entrambe in mano a gestori confusionari, con modalità di creazione a accesso inutilmente complicate. E costose.
 
Si entrava in banca in Spagna al tempo di Franco, il retrogrado, nella propria banca, in una qualsiasi filiale, e si era padroni del proprio denaro – bastava una telefonata, che si faceva. Si entra in banca nel 2020 in Italia, ai tempi di internet, di conti accessibilissimi, a Unicredit per esempio, ma per disporre si può solo andare dalla “propria” banca”, la dove il cliente è “conosciuto”. Da chi?
 Se si protesta con i numeri verdi, dicono che bisogna insistere, che l’addetto non può negarsi, che si può attivare il.bancomat per esempio, o l’accesso a internet banking, da qualsiasi filiale. Inutile riprovare.
 
Moratorie negli affitti, più o meno generalizzate anche se di fatto e non contrattualmente, per molti inquilini senza reddito nel prolungato lockdown. Ma non per le tasse sul reddito: la cedolare secca e la tassazione anticipata sui redditi 2020 si pagano ugualmente. Nessuna possibilità nemmeno di certificare il mancato pagamento, o il condono, del rateo dell’affitto nei cinque-sei mesi non percepiti.


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