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martedì 1 marzo 2022

Bella Italia nell’Istria

Una serie dichiaratamente “ordinaria”: inglese, di caratteri inglesi, all’inglese – senza cioè il vezzo censorio, o impegnato, delle produzioni continentali. In una cornice fantasmagorica, di sole e aria. Convenzionale, rétro. Ma ben contestualizzata, con i postumi della Grande Guerra, quali ricorrono spesso nella narrativa anglofona, da Hemingway a Remarque e Agatha Christie. E col fascismo, brutale, corrotto.
Piacevole: scontata come storia ma ben raccontata, dal di dentro – senza cioè il vezzo censorio che avrebbe una produzione italiana. Con un briciolo di, non voluta, critica della storia: Portofino c’è per poche vedute aeree (per giustificare l’utilizzo del nome, di richiamo): la bella Italia che fa la forza del filmato è istriana, dell’Istria per la quale fu fatta la Grande Guerra e che non è più italiana, Rovigno, Laurana, Fiume.
Matt Baker-Adam Wimpenny, Hotel Portofino, Sky Original

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