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mercoledì 2 marzo 2022

Ecobusiness

L’invasione dell’Ucraina, con i prezzi degli idrocarburi triplicati, a oltre 110 dollari, rilancia l’industria nordamericana (Stati Uniti e Canada) degli oli pesanti, da scisti bituminosi, fortemente inquinanti.
Col petrolio e il gas a oltre 110 dollari per unità di fornitura si rilancia anche l’economia russa, grande esportatrice di idrocarburi – le transazioni con l’estero di questi prodotti non sono colpite dalle sanzioni.

Le auto elettriche ibride plug-in, che hanno assorbito in Europa le sovvenzioni statali 2020-2021 alla transizione elettrica, sono inquinanti: vanno normalmente a benzina, per un carico appesantito dalle batterie elettriche. Tutte le ricerche lo confermano: “I veicoli Phev (Plug In Hybrid Vehicle) emettono da 2 a 3 volte più CO2 di quanto dichiarato dai costruttori”. In pratica come una macchina a scoppio, appesantita.
In Svizzera si comincia a revocare gli incentivi alle vetture ibride plug-in, considerate come auto termiche, a combustione interna. Con l’effetto perverso di ritardare il passaggio alla mobilità sostenibile.
Le plug-in dovevano presentare il vantaggio di poter essere ricaricate in casa, con una presa elettrica normale. Ma non si fa, perché costa e\o perché non si dispone di un garage – costo a Roma 80-90 mila euro.

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