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giovedì 11 gennaio 2024

Appalti, fisco, abusi (237)

Il Comune di Roma ha dovuto procedere a un appalto, il cui costo non comunica, per “lo sfalcio del verde infestante e delle piante”, e per “la rimozione dei materiali abbandonati”, sulle piste ciclabili,  70 km di piste. Sulle quali non si vede nessuno a nessun’ora del giorno – qualche, raro, runner all’alba. Si sono fatte le piste ciclicabili per lucrare sugli appalti, specialmente con la sindaca Raggi.
 
Il Comune di Roma ha inventato anche la “multa volante”: pattuglie mobili di vigili che non contestano l’infrazione né si fermano a redigere il preavviso di accertamento infrazione, per poi gravare l’ammenda delle notevoli “spese procedurali e di notifica”.
Con i vigili, specie con le vigilesse, il denaro non ha valore – la rottura di un incantesimo che in altra situazione sarebbe anche grata: se possono fare tre multe in una, sosta vietata, sul marciapiede, in prossimità d’incrocio, le fanno.
 
Primaria assicurazione simula incidenti a carico di propri assicurati a vantaggio di altri assicurati propri – meglio di società sussidiarie. E poi abbuona le classi di (de)merito, che invece si moltiplicano nell’albo nazionale. È semplice: rende così impossibile il cambio di società assicuratrice.
Vani i ricorsi all’Ivass, l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni: all’Ivass le assicurazioni hanno sempre ragione, anche di far avvenire incidenti che non sono avvenuti.
 
Sdegno contro Ferragni, l’influencer. Che sicuramene non è in malafede (non si approfitta della carità agli ammalati) ma una superficiale. Come tutte le (belle) ragazze diventate milionarie perché fanno vendere – mettono a guadagno la mania del cellulare – senza che né le arcigne Entrate, che fanno pagare anche l’aria che respiriamo, né qualche parlamentare, né nessuna delle Autorità che vigilano sul mercato intervenisse. Prima della denuncia del Codacons che l’Autorità Antitrust, unica fra le tante, ha indagato. Senza, saremmo ancora con Ferragni santa a Sanremo.
Non ci voleva molto a scoprire questo incredibile mercato parallelo della pubblicità. Così diffuso, così celebrato.

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