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lunedì 8 gennaio 2024

Cronache dell’altro mondo – razziali (249)

C’è la vecchia faida ebrei-neri nello “scandalo” che ha portato alle dimissioni di Claudine Gay, la politologa (prima) rettrice donna e afro di Harvard. Non più fra i vecchi ghetti di traffichini piccoli e micro di Brooklyn e New Jersey, ma ai piani alti della finanza e dell’istruzione.
Gay è stata costretta alle dimissioni dopo essersi rifiutata di condannare, alla Camera dei Rappresentanti, le manifestazioni studentesche pro palestinesi. Dopo la sua testimonianza al Congresso non è successo nulla, la sua posizione rientrava nel diritto all’opinione. Ma subito poi sui social ha preso a circolare la “rivelazione” che nella sua produzione scientifica la rettrice aveva utilizzato materiali altrui. Come sempre si fa, si riflette tenendo presenti le riflessioni precedenti. Ma, dicevano i social, senza una proper (netta, dettagliata, alla virgola) attribuzione. Il consiglio d’amministrazione di Harvard ha aperto una procedura per plagio, Clay non ha aspettato per dimettersi.  
Ora altri social spiegano che la signora Neri Oxman, una imprenditrice  di “ecologia dei materiali”, con un dottorato in Economia al Massachussetts Institute of Technology, anch’esso, come Harvard, basato a Cambridge, Massachusetts, ha “plagiato” alcuni paragrafi nella sua tesi di dottorato. Oxman non è costretta a nessuna dimissione, ma è la moglie di Bill Ackman. Che è il creatore e gestore del fondo speculativo più aggressivo e ricco (per i sottoscrittori). Laureato di Harvard, e grande finanziatore dell’università. Nonché critico acerrimo di Gay, su X-twitter e ogni dove, dopo la sua testimonianza al Congresso. Ackman e Oxman sono ebrei ortodossi, molto praticanti, filo-sionisti, cioè filo-Israele.

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