Non c’è solo Trump che non vuole “gli stranieri”, c’è anche la Gran Bretagna. E non quella di Farage, estrema destra, quella isolazionista del brexit, ma del governo laburista. E non si capisce il perché.
La sola spiegazione è è che sia
un’esigenza “anglosassone” – una mentalità tribale, un comunitarismo razziale.
Che gli anglosassoni esistono, come li chiamava il generale De Gaulle, che li temeva
e li aborriva – pronunciava con disprezzo “les anglosaxons”. A lungo, si
ricorderà, il generale ammonì contro la Gran Bretagna nella Comunità europea,
in quanto “cavallo di Troia”.
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