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La Germania immobilizzata dalla destra
La Germania vive nella paura della
destra – della destra vera, estrema, di Afd. A differenza della Francia, dopo
pure l’estrema destra, anti-sistena e anti-Europa, è quasi il doppio che in
Germania: la Francia non la teme, semplicemente si organizza alle elezioni per innocuizzarla.
Il piano Merz di rilancio dell’economia
promette infrastrutture e militarismo. Ma l’organizzazione e le spese militari
sono già in atto. La Germania ha sempre bisogno di lavoro immigrato. Ma Merz fa
sorvegliare le frontiere, pratica su larga scala i “respingimenti”, e a Bruxelles ha fatto adottare da von der
Leyen misure restrittive all’immigrazione incontrollata.
Per Commerzbank, per tirarla fuori da
trent’anni di sofferenze, Berlino aveva chiesto aiuto a Unicredit: è come dice
il ceo Unicredit Orcel – senza un partner solido Commerzbank non vale la metà
di quanto quota adesso, dopo nove mesi di corte Unicredit. Ora è sempre
spaventata, ma dall’oltranzismo Afd, e dice no a ogni mano straniera.
La Germania di Merz è tutta inward looking, proiettata al suo interno.
Il cancelliere parla con Macron, è andato da Trump, e anche da Meloni, ma con l’aria
distratta. Pensa sempre: come faccio a sgonfiare Afd?
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