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martedì 31 maggio 2011

In Bulgaria via libera al South Stream

La Bulgaria ha dato via libera alla finalizzazione degli accordi per il South Stream, la nuova condotta di gas dalla Russia che attraverserà il Mar Nero e i Balcani. La decisione in contemporanea del governo tedesco di chiudere le centrali nucleari ha facilitato la nuova intesa, che dovrebbe essere quella definitiva.
Il primo accordo risale a quattro anni fa, al 2007, tra Eni e Gazprom. Parte di un più largo accordo che consentirà a Gazprom di vedere parte del suo gas direttamente sul mercato italiano, e all’Eni di fare ricerca di idrocarburi in Siberia. L’accordo specifico per il gas è stato firmato dai due gruppi due anni fa, alla presenza di Berlusconi e di Putin: prevede ‘esportazione di trenta miliardi l’anno di metri cubi di gas. Il 6 agosto 2009 Putin e il premier turco Erdoğan firmavano l’accordo per l’attraversamento del Mar Nero, alla presenza di Berlusconi. Intanto, Gazprom ha siglato accordi per il passaggio della condotta attraverso Bulgaria, Ungheria, Grecia e Serbia.
Il progetto si completerà con gli accordi per il passaggio attraverso la Slovenia e l’Austria. La quale tentenna perché attratta dal progetto Nabucco, non ancora abbandonato.
Analogamente a quanto fece con l’ex cancelliere tedesco Schröder per il Nord Stream, il general manager di Gazprom, Alexei Miller, ha proposto a Romano Prodi di fare da consulente per il South Stream. In più d’una occasione, pare, a detta di prodi. Che però ha rifiutato.

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