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martedì 9 aprile 2013

L’ateismo non è filosofico

In ordine alfabetico e non cronologico, com’è giusto, da un’acuta idea del teologo Michael Spinetti: Dio è il nocciolo della filosofia - la Verità di sant’Agostino. Filosofico prima che sentimentale o materia di fede. “Inconcepibile e inesprimibile” (Böhme) per i credenti, implica una professione di fede anche per l’ateista.
Si fa professione di ateismo  nel mondo cristiano. Per una questione politica, l’anticlericalismo. Sul piano razionale resta il ragionamento di Anselmo d’Aosta: “Esiste senza dubbio qualcosa di cui non si può pensare il maggiore”. Bergson direbbe: “Egli è vita incessante”. O già Aristotele: “Dio è vivente, eterno e ottimo”. La questione è oziosa – “Dio esiste necessariamente” (Spinoza), e “solo un Dio ci può salvare”, lo ha capito anche Heidegger. Il nome è “piccola cosa”, direbbe Cusano: “Egli fa che il non-essere passi in essere e che l’essere passi nel non-essere”. Il “Dio è morto” di Nietzsche è perché “noi lo abbiamo ucciso”.
Dio esiste? Le rispose dei filosofi, Il melangolo, pp. 119 € 8



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