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martedì 20 agosto 2013

Una condanna per tribuna

¡Hasta la victoria! contro i giudici. Tutto si svolge come se la condanna di Berlusconi fosse una commedia, un guevarismo rovesciato, da volgere al maggior successo. In tre mosse, a quel che è dato vedere, a tre effetti.
Non accettare  il cammino verso la rieleggibilità che la Procura di Milano gli ha disegnato, tramite i servizi sociali e la cancellazione della pena. Tirare invece in lungo l’espulsione dal Senato attraverso i cavilli procedurali. Da ultimo, ricorrere contro la legge Severino alla Corte Costituzionale. Senza esito positivo immaginabile. Ma con l’effetto di: 1) guadagnare dieci-dodici mesi di conduzione del gioco; 2) disintegrare il Pd, più di quanto il Pd non si disintegri per le correnti interne; 3) far celebrare i referendum sulla giustizia. Cinque referendum che sarebbero sicuramente un successo, di partecipazione e di sì, che Berlusconi potrebbe ascriversi a merito.

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