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domenica 18 agosto 2013

La giusta misura delle moralità

Calvino ha oscurato con le sue raccolte di fiabe ogni altro specialista. Perri ne era stato cultore appassionato (traduttore, ordinatore, editore) nei vent’anni di ostracismo che Mussolini gli inflisse per il romanzo “I conquistatori”, 1924, parodia-denuncia del fascismo. Con una  sensibilità diversa, più attenta al racconto che alla moralità, o all’acribia filologica. Nulla di eccezionale, era anche specializzato nel ri-racconto per i più giovani di trame complesse, dal Mulino sulla Floss a Quo Vadis?. Anche qui titoli noti si succedono, “La leggenda del melograno”, “Nino Martino”, “Il carro di re Guidone”, “Donna Candia”, raccontati però nella gusta misura. 
Francesco Perri, Racconti di Aspromonte, Qualecultura, pp. 183 € 10,33

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