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sabato 1 marzo 2014

Bulgakov “medico in prima linea”

Geniale Bulgakov, medico-scrittore, avrà inventato anche “E.R. – Medici in prima linea”, e il serial tv. Questi racconti si possono dire un’anticipazione, nel 1925 (ma già a caldo, i veri “Appunti”, poi perduti, erano del 1917, e del 1921 una seconda redazione, anch’essa smarrita), di Michael Crichton, i suoi “Casi di emergenza” e la serie che Steven Spielberg ne ha tratto,. Le vicissitudini di un neolaureato medico unico di un ospedalino di provincia, con cento e passa pazienti al giorno, e molta chirurgia avventurosa, tra il 1916 e il 1917, tra le tormente, e lunghe notti a lume a petrolio. Ora che Hardcastle ne ha tratto una serie tv, di cui si prepara la terza edizione, dopo le mini-serie 2012 e 2013, si apprezza il lato “visionario” della narrativa di Bulgakov, la sua capacità di mettere a fuoco le situazioni più impensate, anche improbabili.
Si ride molto, c’è molta ignoranza nella miseria, ai limiti della stupidità, e si piange, ma sempre si ricorda.  La letteratura russa ha una tradizione di medici: il medico scrittore (Cechov), il medico personaggio (Živago). Bulgakov è medico, scrittore e personaggio. “Morfina”, il racconto lungo altrimenti noto, incluso nella raccolta, ripercorre l’esperienza personale della dipendenza contratta da Bulgakov per una vaccinazione antidifterica che gli provocava dolori insopportabili: ottenutone sollievo con piccole dosi di morfina, ne divenne succube per un anno e mezzo.  È come scriveva Milli Martinelli, proponendo la raccolta venticinque anni fa: nell’ospedalino Bulgakov “ha sperimentato l’assoluto controllo della propria emotività”, che poi trasfonderà nella scrittura, usando caratteristicamente “la penna da grande dissezionatore del fatto da rappresentare”, da “anatomista del dettaglio”.
Michail Bulgakov, Appunti di un giovane medico, Bur, pp. 203 € 8

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