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domenica 27 luglio 2014

Il Buon Tedesco e l’Astuzia Nordica

Opera palpitante, da affanno, sul Buon Tedesco e l’“astuzia nordica”. Di autore tedesco rispettato, anche allora benché ebreo, e amato, a mezzo secolo dalla morte ha tutti i suoi libri in circolazione. A fine 1932, primi del 1933 tutto si sapeva: le prepotenze, le violenze, gli assassinii, i campi do concentramento – c’è già Dachau, con 42 altri campi. Fino allo sterminio, il concetto se non la cosa. Intorno all’interrogativo: com’è possibile in Germania, cosa fa, cosa pensa il Buon Tedesco? Ma per questo ancora più terribile.
Una lettura opprimente  Di dettagli precisi, ribaditi, e semplici. Delle varie forme “naturali” che il destino prende nelle catastrofi. Si legge con angoscia. Che tutto fosse detto di Hitler, prima che avvenisse, senza enfasi, senza pregiudizi, una rassegna perfino disincantata, perché le cose erano manifeste – i fanatici e i profittatori, i deboli, i cinici - senza spazio per l’ipocrisia. Che è venuta, purtroppo, con la sconfitta: non si sapeva. Allora sì, si sapeva, tutti sapevano: “l’astuzia nordica” vi è ricorrente, l’ipocrisia. Che tutto riduceva alla “propaganda ebraica”. E veniva creduto, questo è il veleno del libro.
Un’altra epoca, un altro mondo. La Germania oggi lo legge. Questo “Oppermann” così come tutto Feuchtwanger, autore rispettato. E tuttavia si direbbe senza effetto, in tema cioè ancora col libro. Soprattutto pesa, alla lettura oggi (la traduzione – impossibile nel 1934 ad Arnoldo Mondadori, Ciano non se ne volle garante - fece una fugace apparizione nel 1946, subito rimossa dal recupero della Germania sul fronte antisovietico) l’insopportabile vocazione tutoriale che il tedesco si assume, ogni tedesco, anche il macellaio. L’astuzia nordica e il buon tedesco sono tra noi anche senza i “nazionalisti” – i nazisti qui sono nazionalisti
Queste marchiature sono dunque indelebili? Se alla quarta generazione dopo la sconfitta sono più vive che mai, antilatina, antislava, e al fondo antisemita,ora che la cosmopolita Repubblica di Bonn, la Germania occidentale da Amburgo a Colonia e Monaco,  è ritornata continentale e arcigna. Anche demograficamente, i milioni di prussiani e sassoni sommandosi alle famiglie all.rgate dei profughi revanscisti del 1945.

Lion Feuchtwanger, I fratelli Oppermann, Skira, pp. 349 € 19

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