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sabato 18 ottobre 2014

Ombre - 240

Ha presieduto il tribunale che ha assolto Berlusconi e poi, dopo un viaggio a Lourdes, si è dimesso dalla magistratura. Si è dimesso per “una decisone solitaria, maturata a lungo, meditata”,  a un anno dalla pensione. Maturata a lungo ma dopo la sentenza, evidentemente.
Il pio giudice poteva opporsi all’assoluzione, non l’ha fatto, ma vuole farci sapere che non era d’accordo: è evangelico, vuole lo scandalo.

Il giudice Tranfa, si chiama così, la sua conversione è andato raccontarla a “Repubblica”. Un modo per aggirare l’obbligo della segretezza sulle deliberazioni in camera di consiglio. Una furbata, è in questo senso che il giudice intende l’illuminazione. Ridendo magari in cuor suo, ma confermando che Milano è la città della Controriforma. Di beghini corrotti, che queste ipocrisie vuole credibili. non una


Ma il pio giudice che fa come il papa “il gran rifiuto” è più in lite col diavolo Berlusconi o non con la Procura laico-napoletana – lui è di Ceppaloni, come Mastella? Furbata per furbata, tutto è possibile.

Il sovrintendente dell’Opera di Roma difende il licenziamento dell’orchestra e del coro, e il in mantenimento in attività di 278 dipendenti a motivo delle loro “professionalità artistiche, tecniche e artigianali di assoluta eccellenza, di primordine a livello mondiale!”. Aveva paura che la concorrenza glieli rubasse?
E che fanno queste eccellenze senza l’orchestra e il coro, cioè scnza l’Opera?

Questo sovrintendente, se non fosse esistito, era difficile inventarlo. Ma lui non è un problema, il problema è che il sindaco di Roma, il governo, i giornali gli credono. Accecati dalla fede?

Emozione e commozione in Vaticano attorno al Sinodo del buon papa Francesco, che non vede l’ora di riabilitare la gaytudine. Ma fulmini contro i sindaci di Roma e Milano che vogliono registrare i matrimoni già contrati fuori e validi nella normativa europea. I vescovi vogliono celebrarli loroo? Col velo bianco?

Quello che impressiona nei verbali della Bce su Cipro dati dalla Bundesbank al “New York Times” è che la Francia fosse anch’essa per il fallimento dell’isola. Il governatore della Banque de France per conto di Sarkozy. Un cretino così non s’era ma visto in politica, un cretino politico.

Si tiene a Torino un vertice europeo sull’occupazione. Un centinaio di manifestanti si raccolgono per protestare e si scontrano con la polizia. La notizia per il Tg 1 è questa. Saranno cattolici, ma impostori?

“Da noi le siringhe costano quattro centesimi”, spiega Luca Zaia, presidente del Veneto a “Repubblica”, “ci sono Regioni che le comprano a 26”. Sta’ a guarda’ ‘r capello?

“In Sicilia ci sono 22 mila guardie forestali, contro le 400 del Veneto”, afferma ancora Zaia a “Repubblica”. O non sarà che le Alpi hanno fatto secessione dal Veneto?

C’è un’inchiesta Ruby-ter conro Berlusconi, un terzo processo cioè, e per essa si chiede un proroga dopo due anni di indagini. In effetti, i giornali da qualche tempo languono.

Si fa il Ruby-ter anche dopo l’assoluzione di Berlusconi. Milano teme le tre giudici che lo ordinarono – ordinarono che tutti i testimoni a favore di Berlusconi, una quarantina, siano processati per falsa testimonianza. Ora bisogna trovare le pezze d’appoggio.

Ma non c’è solo Berlusconi, c’è anche Pantani, e c’è sempre il calcio, dacché al giudice Salvini hanno tolto i remake di piazza Fontana. Pantani si può prorogare in mille modi: Vallanzasca, notorio  galantuomo, la camorra, qualche amante. Anche  Mauri, del calcio-scommesse. Ora, qualcuno si divertirà con Mauri, e con Pantani morto, ma perché pagare per questo? I giudici, le Procure, le polizie.

Il professore Rezza, direttore per le malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità, esclude che gli immigrati dei barconi possano avere l’ebola per questo motivo:  “Non è che, faccio per dire, (l’immigrato)  prende l’aereo per arrivare in Libia e poi si affida agli scafisti”. Perché, come altro arriva alla costa libica, attraverso il Sahara, migliaia di km., e magari è una donna incinta  un bambino? Non s’insegna nulla a questi professori? Un po’ di geografa, per esempio.

Il professore dice pure che, comunque, dato che il virus colpisce solo tre paesi, “magari si potrebbe chiedere a tutti (gli immigrati clandestini) la nazione di provenienza”. Ebola è un dramma, ma il professore?

Platea muta da Floris mentre Crozza si esercita, con lazzi e frizzi, sui 40 anni di (non) governo Pd a Genova. Il primo applauso arriva alla fine, quando Crozza dice che Berlusconi invece che a Genova va a cena con Luxuria. Poi dce che Floris ha perso il pubblico.

Però Renzi non va bene. Ognuno dei soliti ospiti di Floris ha agio di dire il suo non-pensiero, indisturbato. Quan do Alberto Quadrio Curzio si avvia a spiegare, in breve, che la manovra – meno tasse sul lavoro etc. – si può fare, Floris gli toglie la parola. E non gliela ridà per tutta la serata.

Molte pagine di giornale per tre giorni, e molti talk-show di ore in tv, sulla bocciatura di Bruxelles alla legge finanziaria. Di una legge che non c’è. Che quindi non è stata mandata a Bruxelles. Poi dice che non si comprano più giornali.

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