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venerdì 12 dicembre 2014

Il sesso in testa, freddo

Il sesso è tema costante di Moravia, più spesso nella forma dell’iniziazione dell’adolescente. Con un che, anch’esso costante, di meccanico. Non di meccanica fisiologica, degli ormoni o della pubertà, ma di libresco. Di un vissuto come dietro una guida: scritta, critica. Arida: fra i racconti meno vivaci.
La fisiologia e anche la passione non dovevano essere ignote a Moravia, almeno in teoria, stante il gran numero di vittime del suo fascino giovanile. E poi, in età matura, del suo gusto tirabaci dell’abbigliamento, del richiamo remoto sotto le sopracciglia cespugliose, dell’inseminazione magnetica, specie delle dame in età. Nonché di marito, ogni volta, di una più giovane. Vittima si direbbe tipica di quella vague des passions che Chateaubriand denuncia come “male morale” nel “Genio del cristianesimo” - che oggi si ripubblica, evidentemente non a caso: “Lo stato d’animo che precede lo sviluppo delle passioni, quando le nostre facoltà, giovani, attive, integre, ma chiuse, si sono solamente esercitate su stesse, senza scopo e senza oggetto”. O non lo precede, ristagna, in una sorta di onanismo, di compiacimento inesausto.
Il segreto forse l’ha carpito Fernanda Pivano nelle note che fa risalire al 1946, di Moravia a 39 anni, nella raccolta “Medaglioni” - un ritratto più incisivo, se vero, del “Bambino Alberto” di Dacia Maraini. Di un uomo distratto, sempre, in qualsiasi situazione. Introverso al massimo, sotto la socialità esasperata - Moravia lavorava al mattino, dal pomeriggio era sempre fuor, l’autore di “forte produttività e vasto presenzialismo” che inquietava Arbasino, e i romani naturalmente. Che tutto guarda e misura in rapporto a sé, inquieto, irritato, dopo pochi minuti di attenzione.
Il ritratto d Pivano vuole essere cattivo. Ma è freddo anche “L’amore coniugale” moraviano, dopo gli apprendistati. E le promesse di amplesso di questa raccolta. Come sono meccaniche le sue femmes revoltées degli anni tardi – e mogli giovani: la golosa Beatrice Cenci del dramma, la demi-vierge Desideria della “Vita interiore”, o Alice, la vergine di programma del dramma “Voltati, parlami”. Non una mancanza, non fosse che Moravia presenta l’iniziazione al sesso come l’iniziazione alla vita. A una vita spenta?
Alberto Moravia, La villa del venerdì, Bompiani, pp. 228 € 7,80

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