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domenica 11 gennaio 2015

L’Europa bloccata da Francia e Germania

La Francia ha bloccato l’unione politica, la Germania ha infine accettato quella monetaria, dopo averla avversata, solo a condizione di farne un supermarco, da essa gestito e a suo beneficio. Il blocco europeo è palese, di cui si stenta a prendere atto. Ed è politico e economico. Hollande e Merkel hanno guidato oggi a Parigi il corteo antiterrorismo con un sapore di stantio, “Francia e Germania unite nella lotta”, fuori da ogni emozione. Perché fuori da ogni verità.
Tra dieci giorni la Ue decide il suo futuro, ma nessuno se ne dà carico. Giovedì 22 la Bce deve infine decidere se salvare l’euro. Domenica 25 lo deve decidere la Grecia, o l’ingegner Tsipras per la Grecia. Senza nessuna emozione. Nessuna preparazione, nessun tentativo di scongiurare il peggio. Volendo razionalizzare, è il peggio che ci si augura e attende.
C’era un’Europa che non c’è più, se non in forma burocratica. Tutta l’economia va male in Europa, non solo quella italiana, senza che nessuno se ne preoccupi. L’Europa è in una rivoluzione sociale e mentale, di modi di vita, attitudini, attese, che ormai coinvolge due generazioni e quindi il futuro del continente, ma nessuno se ne occupa.
Gli sviluppi necessari dopo l’allargamento, politici e monetari, sono stati bloccati e\o deviati. Né c’è più l’equilibrio fra eguali, si diceva sull’asse Francia-Germania, ma in realtà sull’equipollenza fra i quattro maggiori apesi del continente, Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia. C’è solo la Germania di Angela Merkel, la quale pensa solo a se stessa. E il futuro, non è di questa Europa?

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