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sabato 17 gennaio 2015

La nuova politica di potenza europea

La portaerei nucleare francese sarà dunque ormeggiata al Kuwait, o davanti a Bassora. Formalmente contro l’Is, anche se l’attacco a Parigi è stato disposto da Al Qaeda, dallo Yemen. Ma l’apice del Golfo è più sicuro. E nello stesso tempo consente a Hollande la sua grande aspirazione, riportare la Francia nel Medio Oriente. Riportarcela con le armi. Era pronto ad attaccare dal Mediterraneo un anno fa, contro il regime siriano. Si installerà ora nel Golfo.
Hollande segue Cameron. Che ha invertito la politica dl risparmi inaugurata nel 1968 dal governo britannico con la chiusura delle basi militari nel Golfo. Un mese fa si è accordato con l’emiro del Bahrein Al-Khalifa per riaprire e modernizzare Mina Salman, una base navale. Firmando l’accoro il 5 dicembre, il suo ministro della Difesa Hammond ha assicurato all’emiro: “La vostra scurezza è la nostra sicurezza”.
Francia e Gran Bretagna procedono d’intesa, e si presentano come potenze europee. Hammond ha dichiarato anche nell’occasione della firma: “Mentre gli Stati Uniti dedicano sempre più il loro impegno alla regione Asia-Pacifico, noi e i nostri partner europei saremo chiamati a condividere una parte maggiore del fardello nel Golfo, nel Medio Oriente e nel Nord Africa”.
Il “fardello”, come nell’Ottocento, come se il Medio Oriente rientrasse nella “sfera d’influenza” europea. Hammond si è attirato critiche ai Comuni, che appena un mese prima avevano censurato il Bahrein sui diritti politici – i manifestanti del 2010 sono ancora in prigione. Mentre, nel merito, più di una critica si è levata, anche tra i conservatori, per un impegno ritenuto abbastanza grande per creare problemi, e troppo piccolo per risolverli.

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