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sabato 31 gennaio 2015

Un crescendo di Insignificanze - europee

Molta pietas, sul filo zen-san Giovanni della Croce (“per avere quello che non possiedi, devi fare la strada della privazione”, etc.), nessun guizzo del “folletto filosofo”. Il migliore è il disegno in copertina. Oppure no, qualche guizzo c’è. Le mutandine dell’Angelo Azzurro Marlene Dietrich tanto più intelligenti del “Discorso del Rettorato!” del barbagianni Heidegger, il “muso” di Ceronetti. La liberazione dalla Bellezza nell’arte: “Grazie, Paul, per averci liberati dalle catene della bellezza femminile obbligatoria nell’arte! Madame Cézanne era una donna tra il brutto e l’insignificante”, e o sposo ha potuto dare “lo stesso epso di realtà formale di una Natura Morta di mele”.
Anche la  deriva dell’Europa. Non più verso “malvagi poteri totalitari”. No, “si andrà di degenerazione in degenerazioni, di legalità in legalità formali incurabilmente amorfe, rive di linfa, di sfinimenti in sfinimenti di ogni principio, in un crescendo di Insignificanze”. 
Ma alla fine poco rimane, il massimario è genere arduo 
Guido Ceronetti, L’occhio del barbagianni, Adelphi, pp. 60 € 7

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