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sabato 4 luglio 2015

Le due Germanie

Ci sono due Germanie, una tedesca e una da esportazione. Mariana Mazzuccato l’ha confermato autorevolmente mercoledì su “Repubblica” – è la rappresentazione che si può ritrovare in “Gentile Germania”- e dunque, malgrado la cortina fumogena dell’affarismo, che domina l’informazione, la verità comincia a emergere: la Germania di Angela Merkel impone all’estero l’esatto opposto delle ricette che adotta a casa.
Mentre impone l’austerità all’esterno, Angela Merkel sussidia i bassi salari con elevati contributi sociali a carico dello Stato. E alimenta i contributi a fondo perduto per l’innovazione, l’ecologia, la formazione professionale. Nonché il credito pubblico a lungo e lunghissimo termine per gli investimenti industriali privati. Ciò attraverso la Kfw, la vecchia “Cassa del Mezzogiorno” inventata venticinque anni fa per la Germania Est.
La Germania di Angela Merkel è uno dei paesi che più ha accresciuto il debito pubblico nella crisi, per continuare ad alimentare gli investimenti e la competitività (produttività) - ha un debito più alto di quello dell’Italia. Ma contemporaneamente ha alimentato la crescita, e quindi ha un debito più che sostenibile, pagato cioè da un’economia in pieno sviluppo, l’unica della Ue.

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