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mercoledì 15 luglio 2015

L'Intelligenz-Staat

Matthew Arnold, l’ispettore scolastico figlio del rettore della superscuola inglese dei ricchi Rugby, si scrisse nel 1871 dodici lettere, sotto il titolo “Friendship’s Garland”, come se gli amici le avessero scritte in onore suo. Erano in realtà testi più o meno legati a “Culture and Anarchy”, la raccolta di saggi di critica sociale per cui resterà più famoso, due anni prima - poeta prolifico e professore di poesia a Oxford, M. Arnold è più apprezzato in quanto critico sociale. Alla prima lettera riferisce del suo viaggio d’informazione sul sistema scolastico in Germania: “Introduco Arminio e il “Geist” al pubblico britannico”. Facendo spiegare il Geist, lo spirito che il tedesco vuole intraducibile, a un convinto prussiano: ““Liberalismo e dispotismo!”, gridò il prussiano, “andiamo oltre queste forme e parole. Cosa unisce e separa la gente ora è Geist…. Vedrà che a Berlino opponiamo “Geist” – intelligenza, voi o i francesi potreste dire – a “Ungeist… Noi tedeschi del Nord abbiamo operato per “Geist” in modo speciale…” E così via per un paio di pagine. A un convinto sostenitore, conclude Arnold, dell’Intelligenz-Staat. Superiore, ma a ragion veduta.   

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