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mercoledì 14 ottobre 2015

Non c’è guerra giusta

Un estratto dagli “Adagia” – a cura di Davide Canfora, già editore della raccolta pi vasta, “Adagia di guerra, pace, saggezza e follia”, in edizione italiana, e con l’originale latino. Sotto un titolo, “Dulce bellum inexpertis”, mediato da Vegezio, lungamente meditato e commentato. Gli “Adagia” sono un centone di varia saggezza, mediato da Erasmo dai classici greci e latini, ripreso e ripubblicato più volte in vita, l’ultimo ricca di 4.151 riferimenti.  
Erasmo era uomo di pace a tutti i costi e nemico della guerra. Che nell’“Elogio della follia” dirà opera di “parassiti, ruffiani, briganti, sicari, campagnoli, imbecilli, indebitati e simile feccia umana”. Era per progetto uomo di concordia. Anche in materia di religione. Per cui, pur comprendendo appieno le ragioni di Lutero, fu contro la Riforma. Qui esclude esplicitamente la guerra “giusta”, la guerra di religione: il suo pacifismo è integrale. Molto più vivace e persuasivo che nel “Lamento della pace”.
Erasmo da Rotterdam, La guerra piace a chi non la conosce, Sellerio, pp. 140 € 10

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