Cerca nel blog

domenica 5 giugno 2016

Il calcio paga il conto della giustizia napoletana

Parte con non buoni auspici la spedizione italiana agli Europei di calcio in Francia: niente campioni, e una oscura mediocrità.
La colpa, si dice, è dell’eccesso di calciatori stranieri nelle squadre italiane. Rai Sport ne tiene anche il conto, partita per partita: sono tre su cinque, mediamente. Alcune squadre, l’Inter, la Fiorentina, non hanno titolari italiani, o quasi. I talenti italiani si trovano la strada sbarrata, si dice, e non possono crescere, esprimersi.
Ma non è un’obiezione. La Spagna, che con più capitali e decisione ha puntato sul miglior calcio mondiale, ha la migliore nazionale europea – l’ha avuta per un decennio.
Il problema italiano non sono gli stranieri ma gli stranieri troppo giovani o mediocri. I soli che il calcio italiano si può permettere. I giovani italiani crescono mediocri perché non hanno talenti su cui uniformarsi o ispirarsi.
L’Italia aveva squadre della qualità del Real Madrid e del Barcellona, Juventus e Milan. L’inchiesta napoletana del 2006 si è dedicata perversamente a distruggerle. E la ripartenza è difficile: alla Juventus, forse, riuscirà, al Milan no. Senza contare che Napoli è sempre lì, e la giustizia napoletana pure.

Nessun commento: