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giovedì 14 luglio 2016

L’isola Europa è un luogo maledetto, in Africa

Un “manuale dell’orrore” lo vuole l’editore italiano – della “paura” quello originale francese.. E in effetti c’è di che: da Scilla e Cariddi ai meno famigliari luoghi di perdizione del Giappone, o delle isole Flannan, ce n’è per tutti i gusti dell’orrido. Quaranta luoghi di spavento hanno censito i curatori. Tra essi gli sciami di pipistrelli che attaccano il visitatore di Kasanka, la riserva naturale dello Zambia. E la foresta dei suicidi di Aokigabara, appunto in Giappone. Molti luoghi sono inventati – immaginari. La crociera non è una sfida tra Scilla e Cariddi, avendola praticata per anni quasi ogni giorno senza rischi. Ma l’evocazione è forte. Alcuni sono solo luoghi di fantasmi, di maledizioni, di sortilegi, di pura evocazione. Altri corrispondono a minacce reali, la natura è anche cattiva.
Le quaranta schede dei luoghi, e una vasta infografica, sono di grande intrattenimento. Ci sono, oltre Scilla e Cariddi, il castello di Barbablù e il mistero dei Maya, la solita roba. Ma alcuni “luoghi del terrore” sono evitati: il triangolo delle Bermude, la fossa delle Marianne. E ci sono sorprese.  
C’è un’“Isola Europa” nel canale del Mozambvico, a metà strada col Madagascar: 22 kmq. di mangrovie, l’habitat meno accogliente per la vita, grigio-marrone nella mappaaerea di Google – una prefigurazione?
Carrer, Olivier e Sybille, Atlante dei luoghi maledetti, Bompiani, pp. 154, ill., ril., € 21,50


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