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lunedì 11 luglio 2016

I topi online di Roma


Una bambina romana di dieci anni, sola in strada, col telefonino, videa i ratti nel cassonetto. Normalmente si videano i gatti, e lo fanno gli adulti, non i bambini, oppure i maiali, qui i ratti. Successo virale, decreta il “Corriere della sera”, che col video si promuove. E incarica Sergio Rizzo di scriverci sopra una pagina - con seguente delirio alla Rai, dove non capiscono ma si attengono.
Proprio così: il solerte cronista viene comandato, si capisce leggendolo, di scrivere una pagina sull’“evento”. La tira in lungo. L’ispirazione non gli viene. Ma le righe per sostenere il titolone in qualche modo le assembla. E dopo la guerra civile negli Usa e i referendum che minacciano il governo, ecco il Roma-ratti a corpo 60: “I bambini giocano a contare i topi. L’emergenza rifiuti che soffoca Roma”. Dove non c’è emergenza e non ci sono rifiuti. Ma le mamme sì, è ero, quelle abbondano, che la spalla di Rizzo, Frignani, non manca di intervistare, tra i dolori.
Il “servizio” un titolo di merito però ce l’ha: non si capisce più dove sono i veri roditori. I denti di mamma? Del giornale? Del – poveretto – cronista aureo dello sciocchezzaio. O del bel quartierino di Tor Bella Monaca, una ne combino e cento ve ne racconto, di cui le cronache ormai non possono privarsi, nemmeno un giorno, le mamme ci bombardano, si vede che, beate loro, non lavorano, grilline bulgare, al 99 per cento. Il lettore confuso del presente, è qui il merito, potrà considerarsi nella norma, la confusione è generale.
A meno che non sia un gioco burlone di parole. Ecco da dove è venuta l’idea ai dirigenti del giornale milanese, non dall’odio di Roma. Un tempo era la Roma-gatti, piena di gattare e gatti nelle piazze e agli angoli delle strade, ora è la Roma-ratti? Le gattare si sono ritirate in casa e mandano fuori le figlie.
La verità purtroppo è una sola: che è l’ora dei topi online. Delle madri che mandano in strada le figlie decenni, dotate di cellulare, nelle pause quando non postano su facebook, per raccogliere materiale per la prossima flashata.

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