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venerdì 15 luglio 2016

Ombre - 324

Col nuovo governo inglese la politica tricologica diventa invasiva, Teresa May e Boris Johnson dopo Hillary Clinton e Trump: ore di cure e eserciti di parrucchieri.
Si può dire anche un asse anglosassone tricologico. Non fosse per il francese Hollande, che – per invidia? – si fa pagare un acconciatore personal da 30 mila euro, al mese.

Però, Banca Intesa che si compra, tramite il fidato Cairo, il suo debitore “Corriere della sera” non è male. È vecchio principio del credito, quello d’impadronirsi del debitore insolvente per fargli sputare il dovuto.


Non è male neanche il Tribunale Vaticano che sancisce “diritto divino” la libertà di stampa, Che invece Gregorio XVI sanciva “delira mento”. Due secoli fa, quasi, 1832, ma ben in un’enciclica, “Mirari vos”. Meglio tardi che mai, etc.

C’è un disastro, ora l’incidente di Andria con così tanti morti, Cantore interviene a dire che è tutta corruzione. Senza colpirla, senza nemmeno individuarla. Parla per occupare la scena?
Il commissario anti-corruzione è come i giornalisti specializzati in prima pagina: a ogni catastrofe tornano a lavorare – si dice per dire: tornano a “firmare”?
Cantore per la verità non fa nemmeno quello, ridice il solito discorso – Napoli non si smentisce.

Sembrerebbe impossibile, se non fosse vero, che la terza più grande città italiana si è data in comodato gratuito a Dolce & Gabbana – nomen omen? –per promozione delle ditta. Con luminarie  speciali, vigili visibili sulle strade, e per tre giorni niente scippi. Feste e forca? No, il popolo è stato tenuto fuori dalla transenne – e del resto se ne è fregato, ha solo pagato la festa.

La Juventus, che ha dato più atleti ai tornei internazionali, l’Europeo e la Copa Sudamericana, si ritrova con una schiera di perdenti. Di malumore, se non depressi, oltre che spremuti per due mesi supplementari:  i quattro della difesa dell’Italia, con Sturaro e Zaza, e Dybala, Khedira, Mandzukic, i francesi Pogba e Evra. Si ritrova cioè con un capitale ridotto (le quotazioni di Pogba, Bonucci, Zaza) e depresso, e non vincerà niente.

Si fa il salvataggio delle banche se e come dice e decide Angela Merkel. Senza darlo a vedere, naturalmente, per lei parlano e agiscono la Commissione Europea, i Dijsselbloem, e quant’altri. Poi, cioè dopo in sequenze temporale, viene su Renzi e dice: “Avevamo ragione”. Poi dice che non lo prendono sul serio.
Renzi si vuole, e viene lusingato, come uno storyteller. Ma lui si crede, sennò chi altri?

Wanda Icardi non viene in uggia quando va la vamp, rovina gli uomini, e si esibisce procace. No, quando difende gli interessi del marito, che l’Inter paga poco e male. Una donna svampita va bene, una intelligente è taccagna, attaccata ai soldi, libidinosa, non si sa cosa leggere di peggio in tutti i giornali.

Cento islamici a Firenze al sit-in in piazza sabato per le vittime di Dacca. O no, erano duecento Tutti gli impiegati delle onlus a pro degli immigrati?

Dopo tanto bail-in, pagano i risparmiatori, pagano gli azionisti, pagano gli obbligazionisti, rigidissimo, la Germania d’improvviso vuole un bail-out, un salvataggio. Di misura teutonica, niente bruscolini: Deutsche Bank vuole un fondo salvataggi (bail-out) da 150 miliardi. Un fondo europeo. Che fa, la Germania arcigna si converte alla farfallona Italia? No, deve salvare la banca di Brema, un buco da 29 miliardi.

La Germania potrebbe salvarsi la banca di Brema da sola - come fa onesta lItalia col fondo Atlante e simili. Ma vuole un salvataggio europeo, che ognuno paghi. Il disegno tedesco - merkeliano - di egemonia è questo. È l’Europa.

“Die Zeit” e Habermas si intrattengono liberamente sulle insufficienze e le colpe del governo Merkel, nella crisi, in Europa, e nella stessa Germania. Fuori dal mercantilismo micragnoso dei democristiani tedeschi, che tanti danni ha fatto e fa all’Italia e all’Europa. Nemmeno un milligrammo di tanto acume invece in Italia, germanisti compresi, tra gli economisti e i sociologi. Più per ignoranza o più per conformismo, per compiacere il potente?

Nemmeno una notìzia, anzi, in Italia, sull’improvviso cambio di linea tedesco - non più bail-in ma bail-out. L’Europa non è simpatica, ma l’informazione è pessima.

Solenne impegno dell’Italia a presidiare la democrazia in  Afghanistan fino al 2020 – “whatever it takes” è la parola d’ordine del momento. Al chiuso nella fortezza, un “Deserto dei tartari” di Buzzati reale. Al costo di un miliardo l’anno, soprattutto in stipendi da espatriati e ai corrieri degli espatriati – quanta ricerca se ne potrebbe estrarre? Per passare il tempo in altitudine e pulire le anime – delle armi. Nella pause del calcetto e il biliardino.

Per questo, per questo impegno a sollevarne gli Usa, l’Italia avrà anche il comando delle truppe. A turno, con la Turchia, quando il generale americano va in week-end.
Solo che la Turchia parla volentieri anche coi talebani. Mentre l’Italia non ha nessuno con cui parlare.

Lo stesso giorno in cui il governo italiano s’impegna a difendere al democrazia in Afghanistan con le armi, a Catania il giudice fa pignorare la base Usa di Sigonella, perché un signor Cucuzza vi è stato licenziato. Il giudice gli dà ragione nel 700 dopo sedici anni - il vecchio "700" è il ricorso urgente contro il licenziamento, un volta si esperiva in giorni. Credibilità, incredibilità?

“Nel 2002 lo 0,01 degli americani più ricchi guadagnavano a testa 700 mila dollari, oggi guadagnano 21 milioni”, dice Carlo De Benedetti a Cazzullo sul “Corriere della sera”. Non è vero – non è vero che quindici anni fa gli americani ricchi guadagnassero 700 mila dollari l’anno, che era lo stipendio forse del loro chauffeur. Ma è ben detto: De Benedetti è un fina finanziere-editore che sa fare la notizia.

Patuelli prode, presidente dell’associazione delle banche, dice incostituzionale il bail-in. Ma si guarda bene dall’adire la Corte Costituzionale. Come invece avrebbe fatto – farà quando gli converrà – il suo omologo tedesco. Come ha fatto del resto contro l’Italia un gruppo di tedeschi antitaliani. La partita Germania-Italia si gioca anche così.

Oppure non è mancanza di coraggio, Patuelli semplicemente conosce i suoi polli. Cioè i giudici della Corte Costituzionale. Da cui tenersi alla larga?

“Lei crede che la Germania non salverà la Landesbank di Brema”, lancia De Benedetti a Cazzullo sul “Corriere della sera”. Certo che no, ma noi non lo diciamo, lasciamo la responsabilità a De Benedetti.

Ora si scopre che le sofferenze bancarie non sono un problema italiano ma europeo, 900 miliardi.
Cioè non si scopre, lo dice il Fondo monetario, noi non lo sappiamo.

Il Fondo dice che “in casi sistemici (di crisi sistemica, n.d.r.) in cui l’intervento dello Stato sia necessario, le regole Ue sugli aiuti di Statop dovrebbero essere applicate in modo flessibile, come è previsto”. Noi non sappiamo leggere, oppure vogliamo il Monte dei Paschi a un euro?

Dopo i tanti assassinii per le strade americane, di neri a opera di bianchi, e di bianchi a opera di neri, amara constatazione : “Su mezzo milione di poliziotti Usa solo 58 mila sono afromericani”. Cioè il 12 per cento, tanto quanto sono gli afroamericani negli Usa.

Beyoncé invece, che dice: “Non vogliamo solidarietà, vogliamo solo rispetto”, va su poche righe – Benché il personaggio sia tutt’altro che trascurabile, se non altro alla vista.

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