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sabato 16 luglio 2016

Cinquant’anni dopo, niente più porci, né adolescenti


Una graphic novel del classico del Sessantotto (in realtà del 1967, quindi va per il mezzo secolo). Di cui diventano materia anche gli autori, Rocco (Marco Lombardo Radice) e Antonia (Lidia Ravera). Il diario in parallelo, un capitolo lui uno lei, di una sagra sessuale tra adolescenti.
Una storia molto disinvolta all’epoca. Meno oggi, per il contesto mutato: la sessualità è  desessualizzata, l’adolescenza è (molto) attardata, e di liberazione più non si parla – troppo ci sarebbe di cui liberarsi. Ma più rompe il sex appeal originario la trattazione dotta, quasi erudita, seppure in forma di fumetto: è una riflessione su. Una riflessione su Rocco e Antonia, su “Porci con le ali”, e nell’introduzione di Ravera sul 1967.
Il titolo di oggi congloba anche il sottotiolo, all’epoca famoso: “Diario sessuo-politico di due adolescenti”. Che oggi, dice Ravera, lo renderebbe “illeggibile”. In effetti, non c’è più la forma diario – c’è il selfie, che è però differente, il monumentino a sbalzo. Non c’è il sesso. Il sesso politico è tutto sui diritti - ai beni, alla pensione, all’eredità. E l’adolescenza langue, forma estenuata e quasi esistenziale, per ciò stesso dissolta.
Più succosa non sarebbe stata una riedizione storicizzata? Con la scomunica da parte del Pci. Quella di Goffredo Fofi, che non era ancora  Fofi ma era già stanco pauperista, per primo dell’immaginazione e la scrittura. E per contro l’accettazione immediata e spontanea, senza pruriti e senza scandali, del pubblico, giovane e meno – il Sessantotto,quando se ne potrà fare la storia senza pregiudizi, sarà quello che fu: la liberazione come un riconoscimento, lo stappo di un brindisi, senza forzature, intrighi, progetti, il riconoscimento di quelo che la società era e voleva.
Resta anche in spiegato – problema succedaneo -  perché Rocco viene prima di Antonia. La quale invece scrive il primo diario, e probabilmente ha avuto l’idea del “porcile” di Wodehouse. Anzi, il titolo rubato a Wodehouse, P.G., proprio lui, il fluviale autore di Jeeves, maggiordomo inglese, e di un numero incredibile di racconti, sceneggiature, canzoni, può risolvere il quesito: chi leggeva ancora Wodehouse, benché stilista della lingua inglese apprezzato da Kipling e Salman Rushdie, nel bollente 1967)? Per quanto, ma “se i porci hanno le ali” non è quesito di “Alice”?
Manfredi Giffone-Fabrizio Longo-Alessandro Parodi, Rocco e Antonia. Porci con le ali. Diario sessuo-politico di due adolescenti, Bompiani, pp. 158, ill., € 16,90 

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