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venerdì 27 ottobre 2017

Quando la chiesa era magica

Un’antologia di saggi tutti ottimi sulla magia. Di Garin, Paolo Rossi, Frazer, Durkheim, Lévi-Bruhl, Lévy-Strauss, Cassirer, Malinowski, Freud, Jung, Eliade, Piaget. Un contributo “alla storia del concetto di magia nella civiltà occidentale”. Che resta ancora da fare, oggi come allora, 1962. Per la difficoltà intravista già da tempo da Hutton Webster: “Scrivere una storia della magia e della sua enorme influenza nelle civiltà del mondo antico e, oltre di esse, attraverso il Medioevo sino a giungere all’età moderna, è compito che richiederebbe la cooperazione di una galassia di studiosi” –ma quale storia è semplice? E più per la scomparsa dell’antropologia, con tutta la magia – il mercato è razionalità a basso voltaggio anche nella riflessione.
Forse l’opera migliore di De Martino, senza ironia: più sostanziosa e meno discutibile. Avendo con essa già realizzato di fatto la storia preconizzata della magia – che non può essere che critica. La sua introduzione e le conclusioni, per quanto brevi, sono sinossi durevoli, con le note introduttive e conlusive ai singoli saggi.
Affascinante è qui, e al profano attendibile, la “magia lucana” – tema prediletto e altrove malmesso di De Martino – nel saggio che chiude la raccolta. Nel raccordo delle pratiche pagane con i riti cristiani – “fra magia e forme egemoniche di vita religiosa”. In sintesi, “il clero, alla cui influenza diretta o indiretta sono dovute queste manifestazioni di sincretismo e di riadattamento, intuì la funzione pedagogica del raccordo con le vecchie pratiche”. Una deriva della sua opera più duratura, “Morte e pianto rituale nel mondo antico. Dal lamento pagano al pianto di Maria”. Un discorso laico che un’affrettata ortodossia in campo cattolico oggi rifiuta, nelle processioni, le madonne, le quindicine, le novene, i tridui, i tamburi, i fuochi (e i rosari?). Con una presa di posizione esplicita contro “la polemica anticattolica”  dell’antropologia nordica. Degli “scrittori protestanti” che “hanno in generale parlato, a proposito dell vita religiosa del Mezzogiorno, di un paganesimo in atto e di una Chiesa cattolica che sarebbe, sic et simmplicier, pagana anch’essa”. Una stupidaggine – cui ora i vescovi cattolici dannio credito.

Ernesto De Martino, Magia e civiltà

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