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giovedì 29 marzo 2018

L’Italia torna magica, in francese

Racconti surreali di Palazzeschi, Baldini, Lisi, Zavattini, Morovich, Moravia, Landolfi, Bontempelli, che  Gianfranco Contini, allora professore a Friburgo, ebbe l’idea di presentare tradotti in francese nel 1946, con l’intento non recondito di riambientare la cultura italiana nell’ambito europeo. Una scelta, diceva Contini nella breve presentazione, col tono a lui estraneo dell’imbonitore, che “taglia nella incredibile ricchezza della letteratura italiana una prospettiva interessantissima anche se non molto divulgata”.
Gli scrittori antologizzati non hanno del resto nulla o pochissimo in comune. Se non quel “realismo magico” che l’Europa accoppia alla migliore letteratura italiana dopo Pirandello. Una scelta allora anche controcorrente, poiché la narrativa italiana del dopoguerra già si adagiava nel neo realismo
Racconti bizzarramente contemporanei, in questa ripresa dell’edizione del 1946, come se il Millennio non fosse andato lontano dagli anni 1930. E più gradevoli che misteriosi o minacciosi.
(sono parole di Contini):
L’antologia è stata rieditata da Einaudni trent’anni fa, con i testi originali italiani.
Gianfranco Contini, (a cura di), Italia magica, Libretto, pp. 272 € 9.70

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