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sabato 3 marzo 2018

Ombre - 406

Gli anglo-indiani difendono l’inglese, spiega Montefiori su “La Lettura”, gli afrofrancesi contestano il francese - come già i maghrebini. È la vacuità del nazionalismo africano, che nel mezzo secolo dalle  indipendenze ha depauperato quel po’ di patrimonio che residuava (sono spaventosi i passi indietro di Kenya, Somalia, Costa d’Avorio, Zimbabwe, Eritrea, Tunisia… la lista è interminabile), e i giovani manda allo sbando in Europa, immigrati aggressivi destinati all’elemosina. Ma è anche la verità dell’assimilazione. Che vuole essere una ascesa e non una discesa: se troppa, fino all’identificazione (Italia, Francia, Portogallo), è respinta – bisogna mantenere le distanze (Inghilterra, Germania). Il rispetto comincia da se stessi.

Il partito Comunista cinese non cambia più faccia periodicamente, si tiene a vita Xi Jinping. La dittatura si dichiara. Forte ora di Tencent, Alibaba e altri guardiani della rete, che controlla saldamente. Ma noi non lo sappiamo e non ci interessa.

Anche negli Usa, che sarebbero la superpotenza unica: il problema nei media americani è se non sia stato Trump, o magari suo genero, a facilitare questo lunga vita al presidente Xi. La politica estera come gossip, la politica mondiale.


Solo l’“Economist” ci fa la copertina: How The West Got China Wrong”, l’Occidente non ha capito nulla della Cina. Solo in Inghilterra si fa ancora la storia, un po’, e la politica internazionale. Come faremo d’ora in poci, con la Brexit – sarà per questo che ci hanno abbandonati, non capiamo nulla?

“Assenti la ripresa, una crescita per abitante pari a quella di Francia e Germania negli ultimi anni comparati dall’Ocse, l’export che ha superato quello francese fuori dall’Ue, i debiti netti sull’estero più bassi di quelli di Francia e Spagna e ormai quasi a zero, o una crisi bancaria arginata spendendo una  frazione del denaro pubblico usato in Germania, Olanda o Regno Unito”, lamenta Fubini sul “Corriere della sera” a proposito dell’immagine dell’Italia nella campagna elettorale. “Assenti”, lamenta, sui giornali esteri. Perché, sul “Corriere della sera” sono (stati) presenti?  

Andiamo a votare con un sistema elettorale complesso. E anche difficile evidentemente da spiegare, se i giornali vi dedicano pagine di cui non si capisce niente.
C’è anche questo, che il giornalismo di servizio non esiste più, i media non sanno dare una informazione che sia utile. Ma di più conta una politica aggrovigliata su se stessa, se partorisce in cinque anni un aborto.

Sarà l’elezione delle schede nulle record. E dei risultati impregiudicati a lungo, fra contestazioni di ogni tipo: il Rosatellum è fatto bene per questo. Ma allora si fanno le elezioni giusto per un po’ di spettacolo, un moviolone? Dio fa impazzire chi vuole perdere?


L’assassinio di un giornalista in Slovacchia, opera evidente di servizi segreti (l’assassino ha la fiducia della vittima e uccide con un colpo secco), viene imputata convenientemente a degli italiani da tempo lì residenti. Dei calabresi. Subito media e procuratori italiani sanno tutto di questi calabresi, che fanno parte della ‘ndangheta, che ne sono emissari, etc, che fino al giorno prima non conoscevano. In Italia non c’è bisogno degli hacker di Putin.  

Un’altra immagine solleva imperiosa la foto di gruppo del governo Di Maio: quella dei governi (i “governicchi”) che Andreotti imponeva a Berlinguer negli anni del compromesso storico: nomi ignoti, di nessuna autorevolezza, qualcuno in età. I governi del disprezzo.

Di tre concorrenti, diplomati, a un quiz Rai, due non sanno fare l’addizione. Non difficile: quanto fa 1829 più 90. È l’Italia alla vigilia del voto.

Un mostra celebra Giuseppe T ucci, l’orientalista, con foto delle sue spedizioni nel Tibet, e reperti della sua collezione. Un’altra mostra celebra Mario Schifano. Entrambe a New York. Tucci, Schifano?

Si vede nel postpartita Rai di Juventus-Atalanta di coppa una sola azione, quella del goal. Che l’emittente fa partire da lontano, da Benatia che rilancia la palla col petto, ma forse con la spalla, anzi col braccio – inquadratura rapida, di sbieco, per insinuare il dubbio. Facendola finire con un’angolazione in cui il fallo da rigore appare invece veniale. Chi ha detto che la tecnologia risolve? Basta un tecnico del montaggio, se non il regista della trasmissione, se non il giornalista in studio, dichiarato antijuventino, per cambiar e le partite. L’abc dell’informazione.

Nella legislatura che si chiude “ci sono stati gruppi parlamentari i cui membri in massima parte (parliamo del 51 per cento) non riuscivano a dichiarare agli uffici delle Camere nessuna attività lavorativa prima dell’ingresso in Parlamento, risultando, ai fini della posizione fiscale nell’anno precedente all’elezione, “incapienti”, parola sinonimica di disoccupati” - Pino Pisicchio, formiche.net.

Fa pena la regina Elisabetta schierata alle sfilate di moda londinesi, vecchierella di novantadue anni, per ridare un po’ di glamour a una piazza che la Brexit condanna alla emarginazione. La prefigurazione di una paese che si provincializza, contento.

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