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sabato 24 ottobre 2020

Prussia verde a Stalingrado

Per la serie “Italia in giallo” un non- giallo: l’eroe di “Ben Pastor”, Martin Bora, maggiore della Wehrmacht e dei servizi segreti di Hitler, si difende, male, a Stalingrado, la Tsaritsyn dei suoi nobili nonni, la notte di Natale del 1942. In compenso, un piccolo capolavoro di scrittura: Maria Verbena Volpi, “Ben Pastor”, ricrea la Prussia orientale di prima del diluvio – della germanizzazione - con la sola topografia, vecchia e nuova, e con la nostalgia del verde. Con sfumature di colore, di odori. Si sa che Bora non può morire, servirà per altre avventure, ma il senso della fine, della morte, emerge da questo geniale contrappunto.
Curioso anche, perché la Prussia orientale, anche prima della russificazione, non era propriamente verde. Una creazione di testa. Sulla lettura di Garcia Lorca, di cui Pastor, a lungo umanista di professione, è studiosa, la “Ballata sonnambula”, che comincia col verde: “Verde que te quiero verde.\ Verde vento. Verde rami…”.  
Ben Pastor,
Il giaciglio d’acciaio, “La Stampa-la Repubblica”, pp. 47 gratuito col quotidiano

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