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lunedì 18 ottobre 2021

La Domenica dell’odio

Solito teatrino avvocatesco della Domenica Sportiva su Rai 2 in attesa delle immagini di Juventus-Roma. S’intenta un processo già prima di mostrare le immagini. Nella confusione - chi dice una cosa e chi l’opposto. Per rinfocolare gli asti. Di una tv che alimenta la audience, così pensa, alimentando il sospetto – dal famoso Biscardi in poi.
Obiettivo naturalmente non l’arbitro, di cui si contesta l’operato (che sarà assolto e anche apprezzato dai commentatori dei giornali oggi), ma la Juventus. E qui si capisce il vero senso di questo giornalismo “sportivo”: la audience sarebbe il tifo juventino, ciò che realmente si insegue è invece il casino. La chiacchiera. L’odio. Il conduttore Volpi fa perfino finta di non sentire Sebino Nela, colonna storica della Roma, che fa ha fatto partecipare speranzoso che avrebbe aggiunto benzina sul fuoco, il quale invece spiega che tutti i rigori sarebbero da ribattere, tutti i difensori scattano in area insieme con chi deve calciare il rigore.
E si arriva a Eraldo Pecci, che con la sua ironica saggezza nota: “Noi tutti siamo contro il Var”. Contro i fermo-immagini delle partite - di uno sport che è velocità. Se non che il Var c’è proprio perché la Domenica Sportiva l’ha voluto. L’ha anche formato. Con la solita ipocrisia che l’immagine tv è meglio di quella diretta. Mentre si sa, qualsiasi praticante di un corridoio tv lo sa, e del resto è cultura comune con photoshop, che l’immagine varia di senso per dettagli minimi, un millesimo di secondo cambia il senso di un’azione atletica, un anticipo, un ritardo, oppure l’illuminazione, o la velocità.
Si direbbe la tv alla rincorsa dei social odiatori. Ma non sarà che i social si sono conformati a questa tv? Nasce prima la Domenica Sportiva o gli hater sarebbe ottimo problema di base di questo sito.

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