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giovedì 6 gennaio 2022

Cronache dell'altro mondo - la Grande Dimissione (162)

È l’epoca della Grande Dimissione: sempre più lavoratori, da un anno circa, si dimettono dal posto di lavoro negli Stati Uniti. In vista di un’occupazione per qualche aspetto più soddisfacente. Almeno 4,5 milioni di persone hanno lasciato il posto di lavoro a novembre. In aggiunta ai 4,1 milioni di ottobre. E ai 4,36 milioni di settembre.
La disoccupazione è sempre alta, 6,88 milioni a novembre. Ma di transito, tra un’occupazione e l’altra, praticamene non c’è disoccupazione di lunga durata. La creazione di nuovi posti di lavoro è più del doppio delle dimissioni: 10,56 milioni di nuovi posti a novembre, 11,09 a ottobre, 10,44 a settembre.
Nei dodici mesi a novembre 2021, sono stati aperti negli Stati Uniti 75,4 milioni di nuovi posti di lavoro, con abbandoni e licenziamenti pari a 68,7 milioni – per un saldo netto di nuovi posti di lavoro di quasi sei milioni, 5,9. La pandemia e i lockdown hanno accresciuto e non ridotto (contrariamente all’Italia, p. es., n.d.r.) l’occupazione, il mercato del lavoro.
Il tema non è stato ancora analizzato. Sicuramente non si tratta di nuovi posti di lavoro a paghe ridotte – la compressione dei salari effettivi era in atto semmai prima, con le presidenze Obama e i primi anni della presidenza Trump: non si spiegherebbe altrimenti il gran numero di abbandoni volontari, di dimissioni.

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