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venerdì 10 febbraio 2023

Francia-Italia 0-3

La guerra di Macron all’Italia, prima sull’immigraziome ora sull’Ucraina, non aiuta il presidente francese, minoritario in Francia su tutti i fronti, e non indebolisce Meloni, che il banchiere-presidente ha eletto a suo punching-ball. Meloni nei sondaggi avrà vinto martedì la sua seconda elezione in pochi mesi. Mentre Macron resta isolato in Francia, non riaggancerà le sinistre con la snobberia del governo italiano di destra.
Puntando l’Italia per puntellarsi, Macron mette in difficoltà il presidente della Repubblica Mattarella, suo interfaccia nel patto del Quirinale. L’Italia non ha nessuna convenienza a fare la guerra alla Francia, semmai lo potesse, ma non può farsela fare: pur con tutte le migliori intenzioni, Mattarella non può dimenticare quanto costò all’Italia l’aggressività di Sarkozy nel 2011, provocando la crisi del debito e l’aggressione alla Libia.
Col vertice parigino a poche ore dal Consiglio Europeo con Zelensky, Macron ha rinverdito la gloriola francese dell’asse con Berlino, che però a Berlino dice poco. Non da ora, dall’unificazione: il socialista Schröder non ne teneva conto, come ora Scholz (difesa, economia), Merkel, che andava volentieri in Francia, soleva sghignazzare attorno all’“asse”. In Germania il fronte cristiano-democratico corteggia invece Meloni, nel quadro della ricerca di una sponda centrista dopo Berlusconi.

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